venerdì 30 settembre 2011

FP: CEFOP, NO DEL CGA E RINVIO DEFINIZIONE STATO DI INSOVENZA

Con provvedimento odierno il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha rigettato il ricorso presentato dal CEFOP avverso l’Ordinanza di primo grado emessa dal TAR. Si scioglie come neve al sole l’ultima speranza del CEFOP di ottenere il lascia passare per rientrare nel PROF 2011.
Le motivazioni del rigetto saranno rese pubbliche nelle prossime ore, intanto, la conseguenza è che i lavoratori del CEFOP dovranno abbandonare definitivamente la speranza di riprendere a lavorare con la duplice beffa di non conoscere il loro futuro ed il destino delle retribuzioni maturate nel 2011 e negli anni pregressi, ancora ad oggi non corrisposte con l’alea di vedersi procrastinare il riconoscimento dell’integrazione salariale attraverso la cig in deroga. Peraltro, il Tribunale di Palermo, Sezione fallimentare ha rinviato al prossimo 7 ottobre la decisione finale sullo stato di insolvenza del CEFOP, così come richiesto da un gruppo di lavoratori. Motivo del rinvio la richiesta avanzata, stamane nel corso dell’udienza, dalla parte ricorrente in ordine al riconoscimento della natura giuridica societaria del CEFOP, atteso che lo stesso ha avanzato in agosto la richiesta di utilizzo dello strumento della CIG in deroga in favore di 834 lavoratori. La controparte ha ribattuto sottolineando che il ricorso alla CIG in deroga prescinde dalla natura societaria del richiedente atteso che la disciplina è riconducibile, secondo quanto stabilito dalla legge 02/2009e succ. mod. ed integr., a tutte le forme societarie non previste dalla legge che regolamenta la cassa integrazione cosiddetta “ordinaria”. Dopo una breve sospensione dell’udienza, il Giudice ha accolto le ragioni della controparte e, nel rigettare la richiesta dell’avvocato ricorrente, ha rinviato, per l'appunto al prossimo 7 ottobre la decisione sulla eventuale dichiarazione dello stato di insolvenza.
Nonostante sia stata rinviata per l’ennesima volta la decisione del Tribunale fallimentare, gli esiti odierni hanno inequivocabilmente sancito il tramonto definitivo della speranza dei lavoratori di poter riprendere il proprio posto di lavoro e del CEFOP di essere inserito utilmente nel PROF 2011.
Quelli che pagano sono sempre i lavoratori che, come nel caso del CEFOP,  subiranno oltre al danno la beffa perché non solo si ritrovano con un futuro lavorativo pieno di ombre ed incertezza ma anche senza un briciolo di quattrino atteso che la cig è insabbiata nelle viscere delle procedure burocratiche e le retribuzioni pregresse, oltre a quelle dell’anno in corso, sono caratterizzate da grande aleatorietà. Sullo sfondo lo scenario di un sistema formativo crollato sotto i colpi dei provvedimenti amministrativi che hanno leso le fondamenta giuridiche.
Un sistema retto per oltre 30 anni dalla legislazione regionale che ha partorito norme di salvaguardia lavorativa per gli operatori del settore attraverso strumenti correttivi e di sostegno al reddito, ancora oggi di grande qualità. L’operato del Governo regionale per mano dell’Assessore Centorrino e dell’A.A. (Albert) ha prodotto la delegittimazione del corpus normativo regionale a favore di una rete fitta di provvedimenti amministrativi che, oltre ad aver imbalsamato le norme ancora attuali di settore, riscritto nuove regole senza alcuna condivisione con il Parlamento siciliano. Se tutto questo aveva come obiettivo la ristrutturazione del settore per renderlo efficace ed efficiente rispetto alle moderne esigenze del mercato del lavoro, si può apertamente dichiarare che è fallito in tutti i suoi obiettivi. L’Avviso triennale, che di fatto vorrebbe sostituire il Prof (strumento ordinario) tarderà a partire per gli appesantimenti procedurali previsti dal regime di valutazione del FSE e il 2012 (oramai alle porte) sarà ancora più aleatorio e incerto per gli oltre 8.000 operatori del sistema formativo. Ciò che più spaventa è che tutto ciò sta accadendo nel più totale silenzio di coloro che, a vario titolo, potrebbero e dovrebbero prendere posizione rispetto al confronto aperto oramai da mesi sulla sorte del comparto della formazione professionale.
Palermo, 30 settembre 2011

ULTIM'ORA.........NEWS SUL "SICILFORM"

SI APPRENDE CHE ANCHE PER IL "SICILFORM" IL TAR DI CATANIA AVREBBE SOSPESO LA PROCEDURA DI RITIRO DELL'ACCREDITAMENTO..........ALBERT SI PREPARI A FINANZIARE ANCHE QUESTO ENTE E A PAGARE EVENTUALI DANNI ARRECATI ALLO STESSO ENTE E AI DIPENDENTI!!!!!!

giovedì 29 settembre 2011

FP: CAPUTO, INTERROGAZIONE PER FARE CHIAREZZA SULLA CIGS IN DEROGA


Al Presidente della Regione
All’Assessore Regionale della Formazione
INTERROGAZIONE
(A risposta scritta)
Oggetto: Lavoratori della Formazione – Cassa Integrazione  - Inps

Premesso che,
Il settore della Formazione Professionale è stato al centro di moltissime sollecitazioni sociali dei dipendenti che hanno manifestato il proprio disagio per il mancato pagamento delle retribuzione da oltre 16 mesi;
che, i maggiori Enti di Formazione hanno proceduto al ricorso alla mobilità ed alla cassa integrazione per il personale in esubero;
che, nonostante le momentanee difficoltà alcuni Enti hanno provveduto all’assunzione di nuovo personale senza attingere alle liste di mobilità;
Considerato che,
In conseguenze delle nuove assunzioni l’Inps ha bloccato le somme da erogare al personale in Cassa Integrazione Guadagni in Deroga
Ritenuto che,
Il personale della Formazione può rimanere senza una fonte di reddito per se e per le loro famiglie;
che tale situazione può determinare una grave situazione di allarme sociale e di aumento della disoccupazione.
SI INTERROGANO LE SIGNORIE LORO
Per sapere se
L’Inps, competente per territorio, ha bloccato l’erogazione delle somme per i lavoratori della Formazione in cassa integrazione guadagni in deroga;
Per conoscere i provvedimenti che il Governo della Regione ha adottato o intenderà adottare per garantire il pagamento delle retribuzione del personale che attende da oltre un anno;
per conoscere quali provvedimenti il Governo della Regione ha adottato per evitare il blocco dell’erogazione da parte dell’Inps;
Per conoscere
Le modalità ed i criteri di assunzione del nuovo personale presso gli Enti di Formazione con contratti a prestazione per figure non disponibili.
Per conoscere se prima di procedere all’assunzione di nuovo personale è stata data priorità e/o prelazione al proprio personale in CIGD ed a tutti i lavoratori della Formazione Professionale assunti con legge 24/76 a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008 non impiegati.
Per conoscere quali provvedimenti il Governo della Regione ha adottato o intenderà adottare per garantire ai lavoratori della formazione in CIG di percepire una fonte di reddito necessaria al soddisfacimento del fabbisogno personale e delle proprie famiglie.

La denuncia: “Gli enti non pagano”

Gli enti di formazione finanziati dalla Regione siciliana continuano a non pagare gli stipendi ai lavoratori da diversi mesi”. Lo dice Fabrizio Russo, rappresentante sindacale Snals Confsal. “Il contratto collettivo di lavoro prevede – aggiunge – che i lavoratori debbano essere retribuiti mensilmente. Come fanno i rappresentanti legali degli enti della formazione professionale a dichiarare nell’apposita modulistica di osservare il contratto di lavoro?” “Davanti a questa situazione, l’assessore regionale alla formazione, Mario Centorrino (nella foto) e il dirigente generale del dipartimento, – sostiene – non solo non attivano i controlli sulle dichiarazioni degli enti ma addirittura danno una mano agli enti inadempienti”. “Ci rivolgeremo alle autorità giudiziarie per stabilire e capire se tali fatti costituiscano reati – prosegue – oltre che un danno certo a migliaia di lavoratori ed alle loro famiglie”.

(tratto da livesicilia.it)

Chiarimenti sull'estensione oraria del PROF 2011



ENTI CHE HANNO RICHIESTO LA C.I.G.D


CHISSA' SE LA U.I.L SI RIFERISCE ANCHE ALL'ANFE......

FONTE UILSCUOLAPALERMO.IT
28/09/2011
Cassa integrazione in deroga. E' quasi certo che sia stata della Direzione Regionale dell'INPS la decisione di sospendere in via cautelativa l'efficacia delle autorizzazioni di CIG in deroga. Questa decisione la temevamo, tanto che avevamo invitato Assessore e Dirigente di procedere ad eventuali controlli e/o ispezioni, con decisione ma anche con discrezione. Ma prudenza ed equilibrio, oramai sono merce rara. Ad esempio, oltre all'Assessore che ancora dopo mesi si avventura in dichiarazioni sulla mobilita' che non stanno ne' in cielo ne' in terra, i vertici di qualche ente andrebbero decapitati, non tanto per la rilevanza penale delle loro azioni, ma per la stupidita' delle loro decisioni, per la mancanza di percezione dell'attuale contesto e di sensibilita' per chi sta vivendo momenti difficilissimi, per non avere intuito che sulla vicenda delle assunzioni si innestano strumentalizzazioni di vario genere, si consumano misere vendette ed azioni da basso impero. E' quello che si scatena quando la politica e' assente, quando non governa e si fa guidare dai cosidetti tecnici. Ma torniamo su questioni più di dettaglio Alcune precisazioni in merito alla congruita' ed alla compatibilita' tra le offerte di lavoro ricevute ed il mantenimento dell'indennita' di sostegno al reddito a mezzo CIG in deroga. Fermo restando che l'Ente e' obbligato al rispetto del piano di rientro indicato nell'accordo istituzionale sottoscritto e quindi a verificare, prima di procedere alla costituzione di nuovi rapporti di lavoro, l'esistenza all'interno le professionalita' idonee, in merito al principio di congruita' si precisa quanto segue: se un lavoratore si trova in CIG, e riceve un'offerta di lavoro la deve ritenere congrua, e quindi in caso di rifiuto si perderebbe l'indennità, se la retribuzione prevista non e' inferiore del 20% di quella che avrebbe percepito in costanza di rapporto di lavoro. Non e' da ritenersi congrua, ed il lavoratore puo' rifiutarla , l'offerta che preveda una retribuzione inferiore del 20% rispetto quella originaria, ovvero se il luogo di lavoro dista dalla sua residenza oltre 50 km ovvero se il nuovo luogo di lavoro non e' raggiungibile nell'arco di 80 minuti utilizzando i mezzi pubblici. Con riferimento invece al principio di compatibilita' precisiamo che se l'offerta di lavoro prevede la costituzione di un contratto a T.I. e tempo pieno si perde il diritto all'indennità e si esce fuori dalla CIG. In caso di rapporto a T.D. la prestazione e' sovrapponibile e la retribuzione si somma all'indennita' di CIG se resa in orario diverso da quello in cui si sarebbe dovuta svolgere la prestazione originaria ( ad esempio 10 ore di incarico da svolgersi di pomeriggio); nel caso in cui l'offerta preveda una prestazione in orario antimeridiano, l'erogazione dell'indennita' sara' sospensa, tutta o in parte, per l'intera durata del contratto. A termine del contratto il lavoratore, rientrera' in CIG e potrà beneficiare nuovamente dell'indennità. Cio' detto suggeriamo ai lavoratori in mobilita ai sensi della circolare 10/94 e/o in CIG in deroga, qualora venissero convocati per eventuale assunzione, a denunciare il comportamento di quegli enti che dovessero suggerire di non accettare LAP o contratti a TD pena la decadenza della CIG in deroga.

martedì 27 settembre 2011

La notizia del giorno sconvolge il sistema della Formazione Professionale e la Sicilia intera


Sembra che l’Inps Regionale abbia bloccato le somme da erogare al personale in Cassa Integrazione Guadagni in Deroga a causa delle nuove assunzioni accertate negli enti di formazione, che hanno posto il personale in esubero ed in mobilità.
L’Assessore Centorrino dice di non saperne nulla ed annuncia controlli; il Dirigente Albert diffida gli enti di formazione; l’Inps dichiara che non si regalano soldi; la Commissione Regionale per l’Impiego, convocata per discutere sulla nuova disciplina degli accreditamenti dei nuovi enti, viene rinviata; la stampa denuncia; gli inquirenti indagano; gli enti comunicano i nomi dei lavoratori impiegati a prestazione e dichiarano di non poter fare altrimenti; e noi LAVORATORI CONTINUIAMO A NON PRENDERE STIPENDI.
Tutto ciò è inaudito, gli enti di formazione, che ci hanno licenziato già da qualche mese, hanno chiamato a lavorare altre persone nel nostro posto di lavoro. Al danno la beffa, poiché l’Inps, su questo dato evidenziato ed accertato, ha deciso di non pagare gli assegni a sostegno del reddito del personale posto in Cassa Integrazione della Formazione Professionale. Gli enti di formazione hanno dichiarato, in particolare lo Ial e l’Anfe (vedi Giornale di Sicilia del 25 settembre u.s.), di non aver potuto accedere all’albo unico non ancora pubblicato e di conseguenza di aver concluso contratti a prestazione per figure non disponibili. In realtà non avrebbero dovuto prendere il personale solo dall’albo unico, piuttosto avrebbero dovuto accedere alle liste di mobilità per richiedere, prima, il diritto di prelazione al proprio personale in CIGD, poi, a tutti i lavoratori della Formazione Professionale assunti con legge 24/76 a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008 non impiegati. Perché non fare una riqualificazione del personale già in forza presso l’ente, anzicchè licenziarlo per poi sostituirlo? Siamo sicuri che tutta la responsabilità è solo ed esclusivamente degli enti di formazione? La politica di questi incarichi a prestazione non ne sa nulla?
Comunque a tutte queste domande, noi lavoratori non abbiamo risposte, ciò che lamentiamo è che ci avevano prospettato, che la soluzione per i nostri pagamenti sarebbe stata l’accesso ai fondi della Cassa Integrazione Guadagni per percepire correntemente le nostre spettanze, non osiamo più chiamare stipendi, invece si è dimostrata tutta la fragilità di una programmazione irregolare e fantasiosa. Adesso si andrà avanti a via di denunce e di indicazione di responsabilità di altri, piuttosto che dei veri artefici di tutto questo disastro: uno scarica barile di opportunità ed all’infinito.
Crediamo che il disegno sia conchiuso, distruggere il sistema della formazione professionale ed il servizio per generare un nuovo "stipendificio" a disposizione dei nuovi politici e delle loro campagne elettorali. Questo non è altro che un nuovo sgambetto al sistema, che si aggiunge: all’applicazione della nuova legge sul Durc, che prima di essere attuata richiedeva, in Sicilia nel settore della Formazione Professionale, di saldare quanto meno i debiti che gli enti di formazione ed i lavoratori vantavano; all’impossibilità delle integrazioni per gli anni precedenti, secondo il disposto della Corte dei Conti, anche se in questa circostanza nessuno chiarisce il perché se la legge regionale per quanto concerne il "sistema delle integrazioni" non sia stata modificata come mai non possa più essere applicata e come mai venga contestata solo "una" integrazione economica ad un solo ente di formazione e non tutte quelle prodotte; all’intervenuta irregolarità del pagamento dei primi due mesi dell’anno, secondo la legge (quale e perchè?); alla carenza dei fondi regionali (siamo partiti quest’anno da un bilancio pari a zero adesso ci sono 250 mln) ed la trasformazione del Prof in un avviso dell’FSE, senza alcuna garanzia per il personale per cui ogni ente si sta trasformando e/o sta provvedendo a produrre nuove aziende con cui concorrere, ma senza il personale che aveva in carico; all’indisponibilità dell’Inps di erogare somme agli enti di formazione ed ai lavoratori in situazione irregolare, come quella degli enti di formazione che continuano ad assumere per necessità di figure specialistiche mentre pongono i lavoratori in CIGD, e come quella dei lavoratori impiegati in altri lavori pomeridiani, in attesa che arrivino gli stipendi sempre in ritardo nella FP come possono percepire gli assegni della CIGD.
L’Assessore Centorrino tutto ciò lo conosceva, quanto meno per nostra chiara ed espressa denuncia, ed ha preferito che se ne occupassero altri soggetti (Inps). Non vogliamo pensare che abbia contribuito a crearlo: Nuova campagna elettorale, Nuove esigenze, Nuovi bacini elettorali.
In ultimo precisiamo che le loro strategie politiche, burocratiche ed affaristiche non ci interessano, a noi lavoratori interessa solo lavorare per percepire lo stipendio da poter portare a casa alle nostre famiglie. Si vergogni chi stà distruggendo l’esistenza di lavoratori, di famiglie intere e dell’economia siciliana.

RIFLESSIONI......




Modifica del modello errato: come si fa a lavorare così.

REGIONE SICILIANA

ASSESSORATO REGIONALE DELL’ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Dipartimento Regionale dell’Istruzione e della Formazione  Professionale
Servizio Gestione
Via Ausonia, 122
90146 – PALERMO

Oggetto:    Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà – Certificazione relativa al Personale a tempo indeterminato e con contratti atipici  -  Progetto n° (K) …………………………………………………………….……….
Il/La sottoscritto/a (A)……………………………………………………………nato/a a …..………….………………….. provincia  ………………………,  il  …………………………. Codice. Fiscale (B) ….…………………………...............
legale rappresentante del (C)  …………….…………………………………………….…………………………………….
Codice Fiscale (D) …………………………….……………...  Partita IVA  …………………………………………....
con sede legale in (E)………………………………………………………………………………...………………………
Codice Ente (F)……………………………….….... Codice Accreditamento (G)  …………………...…………….………..
ammesso a finanziamento con (H).……………………………………………..…………………….... del ………………,
registrato alla Ragioneria Centrale Istruzione e della Formazione Professionale il (I) ………………… progressivo ………. per l’importo risultante nell’allegato (M) ………………..……… del predetto decreto, con il Progetto n° (K) …….……………………………………………………………………………………………………………… Ambito Formativo (N) …..…………………………………………………………………………..…… Linea (O) …………….  Titolo (P) ………………………………………...…………………..……………………………………………...….……
 ……………………………………………………………………………………………………………………………...
avvalendomi delle disposizioni in materia di autocertificazione e consapevole delle pene stabilite per false attestazioni e mendaci dichiarazioni previste dagli artt. 483, 495 e 496 del Codice Penale, dichiara sotto la propria personale responsabilità:
§       Di avere ottemperato alle disposizioni impartite con Circolare N° 21 prot. n. 2273 del 01/08/2011 dell’Assessorato Reg.le dell’Istruzione e della Formazione Professionale, Dipartimento Reg.le dell’Istruzione e della Formazione Professionale ;
§       Che gli importi necessari per la copertura dell’intero P.R.O.F. 2011, relativamente alla voce “Personale”, ammontano complessivamente a quanto di seguito riportato:
Personale a tempo indeterminato €……………………..;
Personale con contratti atipici      €……………………..;
§       Di avere osservato il C.C.N.L., nei confronti del personale dipendente;
§       che il modello utilizzato per la presente dichiarazione è perfettamente conforme alla versione messa a disposizione dal Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale sul sito internet http://www.regione.sicilia.it/.

data ...............................                                                                                     firma – timbro
                  (sottoscritta ai sensi dell'art. 38 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000)

V Commssione Parlamentare seduta 236 del 21 settembre 2011

dott. ALBERT, dirigente generale del Dipartimento formazione  e
     istruzione, comunica che l'Assessore ha posto in essere un atto di
     indirizzo per l'utilizzazione dei 45 milioni di euro, incrementati
     a  60  per  effetto  delle  economie, di  cui  all'ultima  manovra
     approvata  dall'Aula  e  che  il  proprio  dipartimento   chiederà
     conseguentemente agli enti di avviare l'ulteriore  programmazione.
     Riferisce  di difficoltà derivanti dalla situazione degli  allievi
     nelle varie province.

     L'on. DINA chiede informazioni in ordine alla cassa integrazione del
     personale degli enti.

     Il dr. ALBERT, premesso che il ministero del Lavoro ha garantito le
     risorse  di  sua  spettanza e che, comunque, è necessario  per  il
     sistema   comprendere  come  funzionano  le  regole  della   Cassa
     integrazione,   risponde  che  risulta  che  le  procedure  per  i
     pagamenti  sono avviate. Riferisce dell'esistenza di problemi  per
     l'ente  CEFOP  che  hanno  comportato la  stipula  di  un  verbale
     sindacale.

     Il  VICEPRESIDENTE PANARELLO chiede informazioni sull'avvio  della
     programmazione  triennale, auspicando che  non  si  verifichino  i
     problemi degli anni passati.

     Il dr. ALBERT, ricordato che è impossibile per le regole di bilancio
     impegnare  somme per il prossimo anno e che, pertanto,  le  uniche
     risorse disponibili sono quelle del FSE, delinea le linee generali
     dell'avviso        Percorsi   formativi   per   il   rafforzamento
     dell'occupabilità  della forza lavoro siciliana   per  il  periodo
     2012-2014 - che impegnerà 286 milioni per ciascuno dei tre anni  -
     rappresentando  che  si  articolerà  in  tre  diversi  ambiti:  a)
     formazione per i giovani; b) formazione permanente e continua;  c)
     formazione  per  ambiti speciali. Illustra anche gli  alti  bandi,
     quello relativo all'obbligo di istruzione formativa (OIF) per  197
     milioni e quello relativo alla formazione degli operatori sanitari
     per 40 milioni. Ricorda che si tratta di bandi aperti al pubblico,
     pur  essendo prevista, comunque, una griglia di valutazione  delle
     esperienze  pregresse concertata, e che per  gli  eventuali  nuovi
     enti entranti è prescritto un periodo di osservazione. Rappresenta
     che  le  procedure di valutazione saranno principalmente  interne.
     Prevede un avvio a regime per febbraio.

     L'on. DINA chiede informazioni in ordine alla copertura di eventuali
     attività  propedeutiche  e di alcuni istituti  contrattuali  quali
     gravidanza e malattie.

     Il dr. ALBERT ricorda che con il nuovo criterio del costo standard,
     pari  a  129  euro, gli enti - che dovranno ponderare le  spese  -
     dovranno dare prova del corretto svolgimento dei corsi, diventando
     irrilevante  cosa  pagano. Ritiene difficoltosa  la  copertura  di
     alcuni istituti contrattuali con le regole del FSE e ricorda  che,
     comunque, il bando è stato oggetto di concertazione sindacale.

     Il VICEPRESIDENTE PANARELLO chiede all'amministrazione un omogeneità di
     vedute   ricordando   che   per  gli  sportelli   multifunzionali,
     finanziati  col FSE, sono state previste delle poste  di  bilancio
     per la copertura di alcune voci.
     Chiede informazioni sull'istituzione di un liceo musicale nella città
     di  Enna,  senza  che  sia  stato rispettato  il  prescritto  iter
     procedurale   con   l'adozione  del   provvedimento   formale   di
     istituzione  di competenza regionale, lamentando che il  ministero
     dell'Istruzione ha disatteso le istanze del Territorio.

     La  dr.ssa  BUTTAFUOCO,  dirigente del dipartimento  istruzione  e
     formazione,  precisato che la Regione aveva chiesto  l'istituzione
     di  più  corsi musicali in diverse città e che senza l'istituzione
     regionale il corso non può dirsi esistente, rileva, comunque,  che
     in   presenza   dell'intesa   del   Ministero   bisogna   cogliere
     l'opportunità, pur riservandosi di chiedere spiegazioni in  ordine
     alla scelta effettuata ed all'esclusione degli alti siti.

     Il VICEPRESIDENTE PANARELLO chiede che prima dell'autorizzazione sia
     chiesto  conto  dei  motivi della scelta e  che  si  evidenzi  una
     priorità regionale tra le sedi coinvolte.

     La seduta termina alle ore 16.30

Dal Dipartimento dell'Agenzia un richiamo agli enti

ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA,
DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO
AGENZIA REGIONALE PER L’IMPIEGO,
L’ORIENTAMENTO, I SERVIZI
E LE ATTIVITA’ FORMATIVE
Servizio VI – Apprendistato
Prot. n. 21360 del 20-09-2011

Oggetto: A
Pubblicità
rt. 8 e 9 del Regolamento (CE) n.1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 -.
                                                                                                                                      Agli Organismi beneficiari
                                                                                                                                      dell’Avviso n.1 e dell’Avviso n.2 del 9 febbraio 2010
                                                                                                                                      e, p.c. All’Autorità di Gestione del PO 2007/2013
                                                                                                                                      Ufficio Speciale Autorità di Audit dei programmi
                                                                                                                                      Cofinanziati dalla Commissione Europea
                                                                                                                                      Loro sedi

Si rammenta agli Organismi beneficiari dell’Avviso n.1 e dell’Avviso n.2 del 9 febbraio 2010 di attenersi alle disposizioni di cui agli art. 8 e 9 del Regolamento (CE) n.1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006, esponendo sia all’interno che all’esterno della sede dello Sportello Multifunzionale una targa permanente riportante, in particolare:
1. I loghi del Fondo Sociale Europeo, di questo Assessorato e dell’Agenzia Regionale per l’Impiego, l’orientamento, i servizi e le attività formative, così come indicato nel Modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa;
2. Il Programma Operativo 2007-2013;
3. L’indicazione relativa all’avviso ed alla scadenza del progetto;
4. Ogni altra indicazione prevista dalle sopracitate norme

Si precisa che la mancata esposizione della targa di cui trattasi, rilevata a seguito dei previsti controlli
in loco, costituirà una criticità dello Sportello Multifunzionale.
                                                                                                                    
                                                                                                                     firmato
                                                                                                           Il Dirigente Generale
                                                                                                 (Dott.ssa Maria Letizia Di Liberti)
        firmato
Il Dirigente del Servizio
     (Sutera )

lunedì 26 settembre 2011

DOMANI MATTINA A DITELO A R.G.S INTERVISTA ALL'AVV. MENALLO SULLA PROBLEMATICA DELLA F.P. IN SICILIA....

CONTINUA L'ATTIVITA' (MERITORIA) DI SINGOLI LAVORATORI!!!





INTEGRAZIONE P.R.O.F. 2011



C.I.G.D. ANFE REGIONALE.....

Ci comunicano dall'INPS di Palermo che oggi (non prima di oggi) l' A.N.F.E. Regionale ha trasmesso i modelli "G 15", per l'anticipazione del pagamento del personale collocato in CIG.
Ora l'INPS di Palermo dopo i dovuti controlli, rilascerà le autorizzazioni alle sedi provinciali (Inps) per il pagamento delle relative indennita'.

RICHIESTA CONFERENZA DI SERVIZI AL PREFETTO DI PALERMO Fondazione C.A.S.


DIFFIDA P.R.O.F. 2012 Fondazione C.A.S.

sabato 24 settembre 2011

LO SNALS SI SVEGLIA!!!

FINALMENTE DOPO MESI DI ANDARE AL TRAINO DELLA C.I.S.L. PER PAURA DI ESSERE EMARGINATI, LO SNALS SI SVEGLIA E PRENDE POSIZIONE.........BEN ARRIVATO PEPPE MILAZZO!
http://www.livesicilia.it/2011/09/24/gli-enti-continuano-ad-assumere-gli-snals-pronto-un-esposto-alla-procura/


FP: ALBERT, PROSEGUE STATO CONFUSIONALE

La pubblicazione sul sito istituzionale del DDG 3862 rafforza il convincimento, oramai stratificato tra gli attori del settore e gli operatori, di un "fare" arricchito da un convulso stato psicologico che rassegna confusione su confusione nelle scelte amministrative di Via Ausonia.
Diverse le incongruenza che emergono dalla lettura del contenuto dell'atto dirigenziale.
Intanto, si da la sensazione che per sbloccare l'erogazione del 30% del finanziamento a valere sul PROF 2011 occorra un verbale con le Parti sociali che introduca nel sistema formativo l'obbligo del rispetto del CCNL e del pagamento a cadenza mensile dei lavoratori da parte degli Enti formativi ex lr 24/76.
Ci chiediamo: ma di cosa stiamo parlando? Dove sta la novità delle cose scritte? Che il contratto collettivo vada rispettato questo vale per gli Enti datoriali come per l'A.A. ch eroga il finanziamento. Ma se Albert ce la mette tutta per allungare i tempi per l'erogazione dei finanziamenti agli Enti come potrà mai essere possibile che gli stipendi si possano garantire con cadenza mensile come prevede la normativa regionale. E se la normativa regionale lo prevede già, a cosa serve un DDG che lo riscriva. Forse avere prodotto un format di autocertificazione incomprensibile e fuori legge necessitava una qualche condizione di condivisione per riparare la figuraccia? 
Ricordiamo al Presidente della Regione che ad un super tecnico, strapagato, non é permesso sbagliare così grossolanamente.
Peraltro, tra le premesse al DDG 3862 del 23/09/2011 si fa espresso riferimento alla istituzione dell'elenco regionale ad esaurimento degli operatori della formazione professionale di cui al D.A. 5074 del 22/12/2010, Ma di cosa stiamo parlando? Elenco od albo poco cambia a questo punto , la certezza é che parliamo di un qualcosa che non esiste nella realtà. Non esiste l'Elenco come non esistono le procedure di accesso e funzionamento dello stesso.
La riprova é che nonostante la Delibera di Giunta n.117 del 21/04/2011 preveda espressamente il divieto a nuove assunzioni, Albert ha assunto determinazioni contrarie, con assunzioni che continuano a perpetrarsi in barba alle migliaia di cassaintegrati; non ultimo la Circolare n.25 del 23/09/2011 che in materia di instaurazione di rapporti di lavoro a carico delle attività del PROF 2011, dispone che gli enti, trascorsi 10 giorni dalla comunicazione agli altri Enti formativi di richiesta di utilizzo di personale professionalizzato ma in cig per attività di docenza, potranno procedere all'attivazione di contratti di prestazione professionale specialistici.
Tutto ciò accade con il placet delle parti sociali, nel silenzio di gran parte del mondo politico siciliano e nella più totale distrazione sull'andazzo che caratterizza il settore della formazione professionale.
Un settore falcidiato da scelte amministrative che tendono all'isolamento del corpus normativo regionale, alla trasformazione degli enti da associazioni senza finalità di lucro a società di capitali, dalla caratterizzazione del contratto di lavoro subordinato ed a tempo indeterminato che si trasforma a tempo determinato e precario. Il tutto il assoluto silenzio.
Sarà possibile in un futuro non lontano riscontrare SPA del settore formativo quotate in borsa?
Per non parlare dell'aprioristica volontà dell'Assessore Centorrino di non volere attuare quanto previsto dalla lr 24/76 in tema di pubblicazione delle direttive di programmazione del PROF 2012 per il finanziamento delle attività formative di base (istituzionali) che la Regione ha sempre garantito ai cittadini siciliani con risorse regionali.
Vedremo, tutto é possibile in questa fase storica della politica siciliana e nazionale, chi avrà forza vedrà!

venerdì 23 settembre 2011

COMUNICATO del 22/09/2011 AVVISO PUBBLICO N.1 del 9 febbraio 2010 PO FSE 2007-2013


P.R.O.F. 2011 - D.D.G. 3862 del 23 Settembre 2011






Circolare 25 del 23 Settembre 2011


DEDICATO AD ALBERT

A scuola di Potere

Il mondo ruota attorno a due parole: Amore e Potere. Sono le due forze, le due chiavi, i due démoni che generano le azioni, le scelte. E le fortune dei tempi e quelle di ciascun essere umano dipendono da esse. Oggi ci occupiamo del secondo, del potere. E se per Fedro, ne La rana scoppiata e il bue, “voler imitare il potente per il miserabile è la rovina”, per l’economista J.K. Galbrigth “più l’esercizio di un qualsiasi potere è antico tanto più sarà benevolo; invece quanto più è recente tanto più sarà innaturale e pericoloso”. Insomma, l’esercizio del potere si impara e potere sembra una parola facile, intuitiva. Non è proprio così. Potere, infatti, significa possibilità. E non, come invece viene percepito, predominio, abuso, vantaggio e via maledicendo.
Dunque, possibilità. Di fare, di non fare, di impedire, di suscitare. Insomma possibilità di intervenire nella vita, propria e altrui. E ciascuno, ognuno di noi, ha un potere, ne esercita uno più o meno importante, ma certamente caratterizzante. Il potere del ciabattino, quello dello spazzino, quello del medico, quello del burocrate, del giornalista, dell’insegnante, del magistrato, del politico. Ciascuno il suo. E più è gratificante più lo sentiamo coincidere con la nostra identità e ci leghiamo ad esso. Spesso, invece, ciò che possiamo, il nostro potere, non soltanto non coincide con le nostre capacità, ma ci perviene grazie a strade non di merito bensì di astuzia. Ci troviamo, quindi, ad esercitare un complesso di “possibilità” a cui siamo poco adatti e di cui siamo perfino indegni.
Accade spesso e più distanza c’è tra il potere esercitato e chi lo detiene, più quest’ultimo vi si abbarbica e se lo difende con ogni mezzo. E dire che la vita invece è altro, è armonia ed è la Natura che ce lo insegna. Dunque? Dunque sarebbe necessario che l’esercizio del potere degli uomini entrasse nell’armonia complessiva della Natura, della vita. Come tra gli animali, che non fingono, non esagerano, non mistificano, ma esercitano ciascuno la propria indole, la propria forza, le proprie caratteristiche naturali, cioè vere e quindi armoniose. Sembra un’utopia. Anzi lo è. A meno che… Ho una proposta, faticosa. Io credo che, dopo gli studi e gli addestramenti necessari, si dovrebbe inserire tra le materie scolastiche l’esercizio del potere. Accanto a leggere, scrivere e far di conto, si dovrebbe inserire l’esercizio del potere. Dalla quarta elementare in poi, sino al diploma, i ragazzi dovrebbero formarsi alla conoscenza di sé, alla individuazione delle proprie caratteristiche, alla armonizzazione tra queste ed il fare nella vita.
Ma poiché non sempre né spesso la funzione esercitata coincide con le vere capacità di chi ne dispone, si dovrebbe essere addestrati a disciplinare il proprio rapporto con il fare, a riconoscere ciò che è nostro perché lo possediamo nel profondo e ciò di cui invece siamo soltanto i gestori temporanei. Certo, un’Italia così, con un’armoniosa gestione di ogni potere, sarebbe veramente il Paese migliore del mondo. Coraggio dunque, legislatori presenti e futuri. Prima si comincia e prima si va a regime d’armonia. Una quarantina d’anni dovrebbe bastare.

23-SET-2011 - P.R.O.F. 2011 - D.D.G. 3744 del 5 Settembre 2011 FONDAZIONE C.A.S.





giovedì 22 settembre 2011

SI INVITANO GENTILMENTE TUTTI I LAVORATORI F. P. CHE USUFRUISCONO DI QUESTO SERVIZIO DI INFORMAZIONE A VOLERE ESPRIMERE LA LORO OPINIONE SUL NOME DEL BLOG NEL RELATIVO SONDAGGIO PUBBLICATO. GRAZIE


Dal sito del dipartimento della famiglia:


Comunicazione del 21.09.2011:
"Si informa che, alla data odierna, la piattaforma informatica per la registrazione delle istanze (registrazione, inserimento dati, stampa e invio) relative all'Avviso 2 è stata ripristinata. Ci scusiamo per l'inconveniente.

Albert…l’esecutore materiale

Ieri si è tenuto il Convegno di presentazione dei nuovi Avvisi per le attività formative in Sicilia per il triennio 2012 – 2014 a carico del Fondo Sociale Europeo.
L’Assessore Centorrino era presente, ma ha dichiarato di avere un altro impegno improrogabile ed è andato via. La platea di ascoltatori e di lavoratori del settore ha vociferato: che come al solito l’Assessore alla Formazione scappa, ciò vuol dire che non si presagisce nulla di buono. Tanti tra i presenti hanno contestato con energia questo modus agendi di Centorrino, volto a sottrarsi al dibattito ed ai chiarimenti.
Il Dirigente Generale, dopo ampia ed articolata disamina tecnica del contenuto e del formulario del nuovo Avviso 20/2011, si è limitato a qualche intercalare esprimendo un monito per enti di formazione e lavoratori. In particolare ha dichiarato che ha letto nel blog “Formazione Professionale in Sicilia” di facebook, che la legge regionale 6 marzo 1976 n. 24 sia stata abrogata ed ha precisato che ciò non corrisponde al vero: poiché proprio in funzione di essa si sono apportati degli accorgimenti, che consentiranno di stabilire una continuità delle attività formative per il 2012.
Il Dirigente Generale alla FP ha poi, però, precisato che la Regione Sicilia non sosterrà più un sistema della formazione professionale, così come era concepito prima. Infatti gli enti, anche se aventi i requisiti richiesti dalla l.r. 24/76, saranno considerati enti privati, che vinceranno una gara d’appalto, per cui non riceveranno integrazioni e sovvenzioni. Essi dovranno fare conto con i limiti del finanziamento concesso e non potranno rivendicare alcuna erogazione aggiuntiva.
Lo stesso dicasi per il personale, il presupposto di essere iscritti all’albo unico, di cui alla legge regionale 24/76 art. 14 e ss. mm. ii, non importerà alcun diritto aggiuntivo e supplementare. Esso è dipendente degli enti, i quali, come tutte le aziende private, dovranno contenere i costi fino all’ammontare del finanziamento concesso. Per cui è chiaro che tanti lavoratori non riusciranno ad integrarsi nel nuovo sistema formativo e potranno essere posti in Cassa Integrazione, come ammortizzatore sociale a sostegno del reddito dei lavoratori, in attesa che possano trovare altro lavoro.  
Tutti gli operatori sono usciti da questo convegno sbigottiti e senza la voglia di proferire alcun commento. I più hanno pensato che dovranno cercare un altro lavoro.
Noi lavoratori liberi, che viviamo questa condizione di assoluto disagio, con tanti mesi di stipendio mancanti e posti in Cassa Integrazione fino al 31 dicembre 2011, riteniamo che il Dirigente Generale, seppur contestabile nella sua programmazione, non sia però il giusto interlocutore di queste scelte. Egli infatti esegue l’indirizzo politico ed amministrativo consegnatogli dall’Assessore al ramo e dal Presidente del Governo Regionale Lombardo. A quest’ultimo, in particolare, sono ascrivibili tutte le scelte compiute e le responsabilità di ciò che ci è accaduto e che ci accadrà in campo lavorativo a causa delle politiche dell’Amministrazione Regionale. Infine riteniamo che il giusto interlocutore sia proprio Raffaele Lombardo.

Adesso la Politica Siciliana dovrà compiere una scelta di campo: fare una riforma senza licenziare il personale; ovvero proseguire secondo le logiche evidenziate da Albert (Lombardo), eliminando tutti coloro che non riescono in qualche modo ad inserirsi, attraverso una aggiornata e riqualificata professionalità e/o facendo i galoppini politici delle segreterie dei deputati regionali.

mercoledì 21 settembre 2011

Ultima sull'integrazione del PROF 2011

Le nostre fonti ci riferiscono che sembrerebbe in pubblicazione sul sito del Dipartimento della Pubblica Istruzione e della Formazione Professionale l'integrazione del 30% del Prof 2011, secondo il D.A. n. 5146 del 28 dicembre 2010. La nota, in cui si provvederà ad assegnare agli enti di formazione questo finanziamento aggiuntivo per coprire l'intero costo delle attività formative, importerà la spesa di almeno ulteriori 45 milioni di euro. Gli enti potranno disporre l'aumento delle ore fino a 900 ore complessive e/o in subordine aggiungere corsi per raggiungere il proprio monte ore consolidato.
Questa integrazione economica e di attività formative consentirà a molti enti di richiamare il personale posto in Cassa Integrazione Guadagni in Deroga e/o in mobilità ingiustificatamente, stante il fatto che il Parlamento Regionale aveva deciso il 4 agosto 2011 di integrare il capitolo di bilancio per l'ammontare necessario alla copertura integrale del fabbisogno del PROF 2011. La Formazione Professionale attende questo provvedimento da molto tempo ed auspica tempi di attuazione brevi. 

IL POTERE DELLA TRIPLICE.....

(Domenico Bonvegna) Continuo il viaggio tra le caste. La casta sindacale. Per decenni dei sindacati si è parlato in termini esclusivamente trionfalistici, a partire dagli anni sessanta, si è diffuso, intorno a queste istituzioni un certo timore referenziale. “Persino i 'padroni', come venivano chiamati un tempo gli imprenditori , quando si riferivano alle 'organizzazioni dei lavoratori' lo facevano sempre con giudizi misurati e rispettosi, mai sopra le righe,- scrive Forbice e Mazzuca - perché con loro alla fine si doveva trattare,fare i conti ogni giorno nelle fabbriche, perché i loro scioperi non solo danneggiavano la produzione di un'azienda e/o di un comparto industriale, del commercio o dei servizi, ma riuscivano anche a monopolizzare le simpatie dei media”.

Parlare male del sindacato era come parlare male di Garibaldi. “Nessuno osava definire le 'tre sorelle' confederali una casta o una lobby molto potente”. In passato chi criticava il ruolo, l'organizzazione, le politiche e le finanze del sindacato, automaticamente significava stare dalla parte dei padroni. “Chi osava trasgredire questa regola non scritta veniva immediatamente etichettato dai militanti di sinistra come un 'nemico della classe operaia'”.

Il sindacato era un mito, un idolo, intoccabile. Ma le cose ora sono cambiate, perfino all'interno dello stesso schieramento arrivano le critiche abbastanza serrate, ha iniziato con l'inchiesta molto critica nell'agosto 2007 su L'Espresso, Stefano Livadiotti, che da oltre vent'anni si occupa di economia per lo stesso settimanale ed era considerato “amico” della Cgil. Successivamente Livadiotti ha pubblicato un libro coraggioso, L'Altra casta, Bompiani, 2008) mettendo a nudo lo strapotere e l'invadenza delle tre grandi centrali sindacali e gli aspetti di una realtà burocratica e costosa, “che ha perso via via il contatto con il Paese reale, quello delle buste paga sempre più leggere e delle fabbriche dove si muore troppo spesso”.

Secondo Aldo Forbice e Giancarlo Mazzuca, il merito di Livadiotti è certamente quello di aver avuto la forza di uscire allo scoperto, rischiando sferzate e ostracismi, con un libro rigoroso e dissacrante, fino ad arrivare a descrivere un vero e proprio verminaio. Probabilmente questo è stato possibile oggi perché ormai i sindacati non sono più amati come un tempo e “la pubblica indignazione per i costi esorbitanti della casta politica ha finito con il coinvolgere anche questa istituzione incartapecorita...”
I “tre porcellini”, come li definiva Massimo D'Alema, hanno reagito contro il libro definendolo “offensivo” e “denigratorio” respingendo con sdegno ogni critica e rifugiandosi nel trito argomento che le leggi esistenti consentono rendite di posizione (e privilegi). Ovviamente scrive Forbice e Mazzuca, “si tratta di leggi e decreti promossi a fatti approvare da deputati e senatori provenienti proprio dal mondo sinadacale e appartenenti al Pci, al Psi e alle correnti di sinistra della vecchia Dc, tutte forze politiche che pagavano il loro pegno di sostegno (anche elettorale) del sindacato”. Mentre per quanto riguarda i bilanci, i sindacati sostengono, che vengono pubblicati negli organi di stampa sindacali. Ma ad ora nessuno si è mai accorto di simili pubblicazioni.

LE ALLEGRE FINANZE DEI SINDACATI ITALIANI. Cerchiamo di conoscere il tesoro nascosto della Cgil, Cisl e Uil, per capire meglio chi effettivamente rappresentano e quanto costano ai lavoratori, ai pensionati, agli imprenditori e ai contribuenti italiani. Secondo il ben documentato libro di Livadiotti le tre confederazioni sono l'ottava azienda privata italiana. Hanno un apparato tentacolare, dove solo i dipendenti diretti sono ventimila. E' un fatturato da multinazionale alimentato da un sistema occulto di finanziamenti statali. Ecco perché si sono sempre rifiutate di rendere pubblici i loro bilanci.

“In Parlamento c'è un'azione di una lobby continua soprattutto nei corridoi che ha prodotto una sfilza infinita di leggine ad hoc e regolamenti, spesso approvati con maggioranze bulgare. Più di una volta in zona cesarini, proprio nelle ultime battute delle legislature. Con un denominatore comune: quello di introdurre o consolidare un privilegio in grado di arricchire il business sindacale, a colpi di situazioni monopolistiche, esenzioni fiscali, vere e proprie regalie e accordi ai confini della legalità. Il risultato - continua Livadiotti - è che oggi siamo diventati una gigantesca macchina da soldi. Se c'è un problema dei costi della politica a maggior ragione il discorso vale per il sindacato, anche perché i partiti uno straccio di bilancio lo presentano loro no. I forzieri dei tre porcellini sono gonfi di soldi”.

La grande truffa della tessera. Pare che sia un miliardo, la cifra che aziende ed enti previdenziali versano ogni anno a Cgil, Cisl e Uil trattenendola da stipendi e pensioni degli scritti. Che spesso, magari senza saperlo, continuano a pagare per molti mesi anche dopo aver ritirato la loro delega al sindacato. Una montagna di soldi che il sindacato non deve neanche fare la fatica di raccoglierla...

La manna dei patronati ovvero la miniera d'oro dei Caf. I centri di assistenza fiscale dei sindacati hanno milioni di clienti. Così incassano una montagna di soldi, contributi pubblici, tutti esentasse. E intanto reclutano nuovi iscritti, con il sistema condannato dalla corte di giustizia europea e difeso con le unghie da Cgil Cisl e Uil. I Caf sono uno dei salvadenai più ricchi dei sindacati italiani, che infatti difendono con le unghie e i denti. Nel 2006 ai tre patronati (Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil) l'erario ha sborsato 186 milioni di euro: devoluti in proporzione ai tre sindacati. Si tratta di un bottino vero e proprio che fa gola a chiunque, se si tiene conto che i loro introiti non si sa perché non sono tassati.

La casa dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno avuto in dotazioni nel 1977, le case del disciolto sindacato fascista. Senza tirare una lira, si sono divise in base al numero degli iscritti di allora, qualche centinaio di migliaia di metri quadrati di appartamenti, che molto spesso si trovano proprio nei centri delle grandi città e hanno raggiunto quotazioni da capogiro. Quando qualcuno glielo ricorda gli esponenti sindacali perdono le staffe.

Professionisti privilegiati. Per molti burocrati del sindacato la vecchiaia si presenta serena. Grazie a un regalo dell'amico Treu riceveranno infatti un assegno doppio. E ben 23 mila di loro hanno potuto riscattare, senza controlli, presunti periodi di lavoro in nero.1154 sono i fortunati italiani quasi tutti pezzi grossi del sindacato che possono godere della doppia pensione. Grazie a una legge la 564 del 1996, firmata da Tiziano Treu, ex ministro del lavoro in quota Cisl. E' stata inventata così la figura del sindacalista bipensionato esteso anche ai sindacalisti distaccati.

FISSATA UDIENZA RICORSO PER MANCATO FINANZIAMENTO FONDAZIONE C.A.S.


FORMAZIONE: CENTORRINO PRESENTA BANDI PER 520 MILIONI DI EURO......E IL P.R.O.F. 2012 DOV'E'?

PALERMO, 21 set 2011 (SICILIAE) - L'assessore regionale per
l'Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, ha
presentato stamattina tre bandi che attivano risorse per oltre 520
milioni di euro.
Sono, in particolare i bandi n. 18, 'Operatore Socio sanitario';
n. 19, 'Progetti per la realizzazione a titolo sperimentale del
secondo, terzo e quarto anno dei percorsi formativi di istruzione
e formazione professionale'; n. 20, 'Percorsi formativi per il
rafforzamento dell'occupabilita' della forza lavoro siciliana'. I
bandi si inseriscono nel Programma operativo - Obiettivo
convergenza 2007/2013, Fondo sociale europeo, Regione siciliana.
"Questi avvisi - ha detto Centorrino - hanno contenuti legati
fortemente ai reali fabbisogni del mondo del lavoro e delle
imprese".
Il bando 18/2011 prevede una dotazione finanziaria di 40 milioni
di euro e la realizzazione di corsi per operatori socio
sanitari a carattere teorico e tecnico- pratico specifico. I
destinatari finali sono disoccupati, inoccupati e lavoratori in
mobilita'. L'avviso 19/2011 prevede una dotazione finanziaria per
gli anni scolastici 2011/12 e 2012/13 pari a 197 milioni di euro
ed e' finalizzato al consolidamento di percorsi di istruzione e
formazione in grado di garantire il conseguimento di una qualifica
professionale corrispondente al Quadro europeo delle qualifiche
(EQF). L'avviso 20/2011 ha risorse pari a 286 milioni per il 2012
e intende attuare percorsi formativi finalizzati sia ai settori
dell'economia tradizionale che innovativi.
I bandi sono pubblicati sul sito www.sicilia-fse.it. Alla
presentazione dei tre bandi, stamattina, ha partecipato il
dirigente generale del dipartimento per l'Istruzione, Ludovico
Albert, il capo di gabinetto dell'assessore, Nino Emanuele, gli
operatori del settore della Formazione professionale siciliana.

GUIDA BREVE RECUPERO CREDITI DI LAVORO

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martedì 20 settembre 2011

Gli enti di formazione da una parte chiedono la cassa integrazione per i loro dipendenti, dall’altra assumono all’esterno o danno ore di straordinario – si chiedo ispezioni alle istituzioni preposte.

Sono state avviate in questi giorni le attività formative destinate ai lavoratori delle imprese siciliane in mobilità ed in cassa integrazione, finanziate dal Fondo sociale europeo. Queste attività obbligatorie sono – come è logico che sia nella nostra regione – affidate agli stessi organismi che gestiscono gli sportelli multifunzionali secondo l’avviso 1 dell’Agenzia per l’Impiego.
Già dall’avvio di queste attività si sono evidenziate alcune incongruenze, che riteniamo vadano registrate nel più breve tempo possibile, per non vanificare l’occasione formativa destinata ai lavoratori cassintegrati e mobiliferi.
Tuttavia esprimiamo preoccupazione perché nella fretta di avviare le attività, regolate dallo stesso avviso 1 come un finanziamento aggiuntivo agli organismi gestori, e per i tempi – forse volutamente giugulatori – nei quali debbono essere effettuate, si consumi una ulteriore violazione del diritto dei lavoratori del sistema regionale della formazione professionale.
Infatti, molti lavoratori degli enti di formazione, quasi duemila, sono stati sospesi dal lavoro e posti loro stessi in cassa integrazione, e forse per altrettanti, stante alle numerose richieste in via di esame congiunto avanzate dai datori di lavoro, stanno per esserlo.
Tra di loro vi sono certamente quelli in possesso delle professionalità necessarie allo svolgimento dei moduli formativi, alle attività di supporto, alle attività amministrative legate alle azioni formative di cui parliamo.
Nonostante ciò, gli stessi datori di lavoro affidatari dei progetti formativi e che hanno chiesto la cassa integrazione per i loro dipendenti sospendendoli dal lavoro, assumono personale esterno o incaricano personale interno già impegnato negli sportelli multifunzionali, dando un carico di lavoro straordinario, invece di fare rientrare in servizio, sia pure parzialmente e per alcune ore i lavoratori sospesi.
E' inammissibile che ciò venga consentito, e se non è illegittimo, è certamente eticamente improponibile!
I datori di lavoro operano in maniera discriminante, mettono i lavoratori gli uni contro gli altri, e continuano nello sport che ha portato il sistema regionale della formazione professionale, di dilapidare risorse pubbliche per interessi privati senza alcun controllo.
Chiediamo con forza che gli organi istituzionali competenti si attivino responsabilmente, e chiediamo ai soggetti gestori delle attività, in questo momento di grave criticità per l’intero sistema, di fare un passo indietro ripristinando il diritto dei lavoratori e rispettando gli accordi sottoscritti.

NOVITA' SULL' IAL-CISL