sabato 27 settembre 2014

MARCIA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE 1° OTTOBRE PALERMO

Giorno 1 ottobre 2014, alle ore 9,00 a piazza Marina partirà la MARCIA DELLA FORMAZIONE cui parteciperanno le tre filiere: Servizi, Formazione, Oif.

Non è più un problema di appartenenza sindacale, il vero problema è la nostra esistenza, abbiamo adottato ogni forma di lotta, ma il Governo si è dimostrato insensibile a qualsiasi richiesta, ci hanno preso in giro, ci hanno promesso la stabilizzazione, ma i risultati li abbiamo visto tutti sulla nostra pelle.
Non delegare, perché ormai il tempo delle deleghe è finito, è il momento del riscatto della tua dignità di lavoratore, di cittadino e padre di famiglia.
La nostra manifestazione non ha sigle politiche e nemmeno sindacali, la nostra è la legittima richiesta del riconoscimento di un diritto che ci hanno scippato con l’inganno: IL NOSTRO LAVORO.
Vogliono azzerarci e continuare con le promesse di nuovi posti di lavoro, creando solo precariato.
Le nostre richieste sono non il ripristino del passato, ma un giusto inserimento in un lavoro che ha la sua produttività:
- Un Paese senza formazione è un Paese senza futuro.
- Un Paese che non offre servizi mirati all’occupazione è come una nave senza timone.
- Un Paese che non garantisce il diritto dell’alternanza, che ha lo scopo di offrire ai giovani la possibilità di ricevere un’istruzione alternativa alla scuola tradizionale, è un Paese sottosviluppato.
- Un governo che non riesce a programmare soluzioni valide per la stabilità del lavoro, va mandato a casa.
Le nostre richieste sono frutto della sinergia di vari gruppi nati spontaneamente.
Quando la collettività è aperta al dialogo, il risultato diventa la somma dell’esperienza dei singoli, questa è Democrazia, principio fondante della nostra Costituzione.
Un popolo unito non può essere sconfitto.

Le nostre rivendicazioni riguardano gli interventi formativi – obbligo di istruzione e formazione professionale – servizi formativi


1                  Provvedimenti d’urgenza per pagare direttamente gli stipendi arretrati del personale degli Interventi Formativi, Servizi Formativi e dell’Obbligo di istruzione e formazione (chiusura delle rendicontazioni e pagamenti dei saldi immediatamente).
2                  Stabilire il principio del pagamento diretto ed immediato di ogni diritto economico maturato e maturando dei lavoratori per evitare le lungaggini burocratiche.
3                  Ripristino delle leggi regionali in vigore, a cominciare dal rifinanziamento del Fondo di garanzia di cui all’art. 132 della legge n. 4 del 16 aprile 2003, con l’obiettivo di funzionare come fondo di rotazione per anticipare gli stipendi per almeno sei mesi.
4                  Dare seguito alla Direttiva Assessoriale n. 5138 del 7.11.2013 con la quale si stabiliva l’indirizzo politico al dirigente generale del settore di pagare direttamente gli stipendi del personale degli enti revocati per il lavoro prestato sia negli interventi formativi (avviso n. 20/2011), sia nei servizi formativi (avvisi n. 1 e 2 del 2010), che dell’obbligo di istruzione e formazione (avviso n. 19/2011).
5                  Copertura economica e pagamento tempestivo dell’integrazione regionale del fondo di garanzia per gli anni formativi 2012 (erogato solo il 7,7% del dovuto) e 2013.
6                  Pubblicazione immediata in Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana dell’Albo del personale ad esaurimento della Formazione professionale ex art. 14 della L.R. 24/76, in cui bisogna aggiungere la data effettiva di iscrizione, al fine del computo dell’anzianità di servizio – unico elemento oggettivo di preferenza a parità di professionalità.
7                  Emanare la direttiva sulla mobilità orizzontale del personale e supportarla con il collegamento al fondo di garanzia (l.r. n. 4 del 16 aprile 2003 art. 132 così come modificato dalla l.r. n. 10 del 7 giugno 2011) – darne copertura economica.
8                  Riaprire il tavolo di trattative per la Riforma del Sistema della Formazione Professionale, in cui si rileva l’affievolimento di diritti quesiti ed essenziali dei lavoratori: non si possono diminuire le tutele di legge dei lavoratori del settore modificandole in senso meno garantista in merito al principio di continuità lavorativa ed al principio di salvaguardia occupazionale.
9                  Programmare la fuoriuscita del personale dell’albo attraverso l’attuazione di un piano effettivo di esodo, quindi verificare l’impiego di tutto il personale nelle tre filiere, per il resto del personale non impiegabile (non ripetere l’esperienza delle eccedenze 2013) procedere a percorsi di allocazione in strutture come la Resais, il Ciapi, i liberi consorzi dei comuni, le Istituzioni Scolastiche, le Università degli Studi, ecc.
10              Procedere nell’azione amministrativa in modo da concludere tutti i percorsi con celerità ed in ossequio al principio della responsabilità amministrativa, altrimenti detti provvedimenti possono danneggiare l’intero settore.
INTERVENTI FORMATIVI
1        Emettere urgentemente le direttive per l’avvio della terza annualità dell’Avviso n. 20/2011e successivamente i decreti di finanziamento, in quanto gli enti di formazione stanno sospendendo tutto il personale per l’enorme incertezza e confusione.
2        Avvio immediato del progetto Prometeo per la ricollocazione al lavoro dei 1415 colleghi senza incarico ed aventi diritto.
3        Avvio della filiera FP del progetto Prometeo, così come da impegni, oppure finanziamento del PROF ex l.r. 24/76 per coloro che restassero privi di incarico, circa 600 colleghi in elenco.

OBBLIGO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
1        Emettere i decreti di finanziamento del nuovo anno formativo dell’Obbligo di Istruzione e Formazione professionale.
SERVIZI FORMATIVI
1        Immediata assunzione al Ciapi di tutti i lavoratori degli ex sportelli con il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi in prospettiva della riforma del settore.
2        Salvaguardare i livelli occupazionali per tutti i circa 1800 operatori dei Servizi Formativi. Riforma del settore attraverso il sistema misto pubblico privato a condizione che la parte pubblica sia costituita inderogabilmente da un unico soggetto che assorba tutti gli ex operatori Sportelli multifunzionali per utilizzarle presso le strutture che si accrediteranno.
3        Rimodulare il decreto sull’accreditamento per i Servizi Formativi inserendo il principio di salvaguardia occupazionale del personale iscritto all’albo ex sportelli multifunzionali.

Si evidenzia, infine, che qualsiasi soluzione che intenda adottare il Governo Regionale debba essere presa con il coinvolgimento dei lavoratori e non solo di singoli rappresentanti sindacali, in modo da effettuare scelte trasparenti e quanto più condivise dalla base dei lavoratori.

OTTOMILA LAVORATORI SICILIANI E LE LORO FAMIGLIE NON POSSONO CONTINUARE A VIVERE IN CONDIZIONE DI POVERTA’: BISOGNA ASSICURARE LA CONTINUITA’ OCCUPAZIONALE E RETRIBUTIVA AL PERSONALE DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE.

         
SCIOPERO AD OLTRANZA DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

sabato 13 settembre 2014

Crocetta e la rivoluzione che non c’è….ALLORA LA FANNO I LAVORATORI A PIEDI!



Appena insediato il Governo Crocetta ha dato speranza di cambiamento a tutti i siciliani, tracciando un percorso voluto dalla gente e dalla comunità siciliana.
In particolare noi lavoratori liberi del sistema della formazione professionale abbiamo creduto alle sue promesse di poter raggiungere l’obiettivo della continuità occupazionale e rispetto del pagamento delle retribuzioni, che il Governo Lombardo aveva reso incerto.
Crocetta si era sbilanciato persino nel ritenere giusta la battaglia di un’Agenzia pubblica del sistema della formazione professionale sul presupposto che gli enti di formazione svolgevano un’azione irregolare, che le risorse economiche del finanziamento del settore sono pubbliche, che le sedi di lavoro possono essere pubbliche con notevole risparmio, che il servizio è pubblico, che il personale è garantito dalla legge regionale n. 25/93; ed adesso anche la legge nazionale e la giurisprudenza riconoscono il diritto alla conservazione del posto di lavoro e l’obbligo alla puntuale retribuzione, da ultimo, in merito, la Circolare del Ministero del Lavoro del 1 agosto 2012 n. 37/0014200 con espresso rimando alla legge n. 31/2008 art. 7 comma 4 bis, e il D.P.R. n. 207/2010 art. 4 e 5.
Crocetta e la Scilabra ci hanno condotto invece in uno status di disagio estremo, infatti non percepiamo stipendi da dodici a ventiquattro mesi.
La continuità occupazionale, in violazione della Legge (comunitaria, nazionale e regionale), è un diritto non più certo, poiché tanti colleghi degli sportelli multifunzionali (1753) e tanti colleghi nella lista del progetto Prometeo (2020), ovvero 3773 complessivamente, i lavoratori e le rispettive famiglie siciliane giacciono in stato di precarietà e senza incarico in costanza di finanziamento disponibile ed in piena violazione della legge.
Allora se i soldi ci sono, la legge garantisce i livelli occupazionali, i bandi sono attivi, ma cosa si attende ancora? Abbiamo persino assistito alla dichiarazione della dott.ssa Corsello, dirigente generale dimissionario del settore che dichiara di aver richiesto formalmente a Crocetta di pubblicizzare il settore anche per garantire il personale e per determinare un risparmio dell’esecuzione del servizio pubblico.
Oggi i lavoratori sono senza stipendio e senza sicurezza occupazionale. Alcuni colleghi si stanno recando a Roma dal Papa, che ha ammonito i governi a non toccare il lavoro ed a garantirne lo svolgimento, e poi al Ministero del Lavoro.
Questo gesto disperato è l’ennesimo tentativo, dopo suicidi consumati e tentati, denunce alla magistratura, proteste anche clamorose del settore davanti alle prefetture siciliane e perfino lo sciopero della fame sotto Palazzo d’Orleans (sede del Governo Regionale), per chiedere aiuto al mondo esterno. In Sicilia una democrazia non conclusa blinda un Governo Regionale che nega ogni minimo diritto ai lavoratori ed alla comunità siciliana.
Forza ragazzi, noi vi siamo vicini in queste ennesimo atto disperato che possa denunciare la violazione dei diritti minimi dei lavoratori della formazione professionale da parte di un governatore che non è stato eletto con la maggioranza dei suffragi e non ha la maggioranza nel Parlamento Regionale, ma che governa indipendentemente.

Il vostro sacrificio è l’ennesimo atto estremo nella battaglia per la rivendicazione degli stipendi e della continuità occupazionale, tutti i lavoratori del sistema della formazione professionale sono con voi.