In questi giorni stiamo assistendo al naufragio dell’Avviso
3, strumento che avrebbe consentito a migliaia di operatori della Formazione
Professionale siciliana di ritornare al lavoro e a decine di migliaia di
giovani e meno giovani disoccupati siciliani di potere acquisire competenze per
l’inserimento e/o il reinserimento nel mondo del lavoro. Purtroppo è ormai
quasi certo il ritiro, quindi si cercano soluzioni alternative per poter dare
avvio alla nuova attività formativa per poter dare ristoro, quindi, alla
immensa platea di uomini e donne, lavoratori e utenti, che aspettano con
impazienza ormai da svariati mesi risposte per il proprio futuro.
A tal riguardo Unione lavoratori Liberi, dopo attenta
riflessione e analisi delle soluzioni ad oggi prospettate, ritiene che l’obiettivo
principale, in questo momento, sia la celerità dell’eventuale soluzione,
considerata l’impossibilità allo stato attuale di non poter attingere a nessuna
forma di ammortizzazione sociale (fondo di garanzia, cigd, fis ecc.).
Ci preoccupa notevolmente l’ipotesi del ritiro dell’avviso 3
e la riproposizione di un nuovo avviso che richiederebbe tempi lunghissimi, conoscendo
quelli della burocrazia regionale, che non sono esattamente i tempi della
burocrazia elvetica.
Non riteniamo legalmente percorribile la possibile proroga
dell’ormai estinto avviso 20, quindi per evitare i sicuri licenziamenti, che da
qui a qualche settimana cominceranno a fioccare, crediamo che la soluzione più
veloce per consentire in tempi brevissimi, al massimo 2 mesi, l’avvio delle
attività sia la proposizione della formazione a catalogo cosi come già fatto
con Garanzia Giovani ma con la differenza determinante relativa alla modalità
di erogazione degli acconti per il pagamento del servizio. In merito,
immaginiamo che sia più funzionale per le legittime aspettative della
retribuzione dei lavoratori l’utilizzo del sistema previsto dal vademecum fse e
quindi l’erogazione degli acconti pari al 50% all’avvio delle attività
progettuale, 30% all’avvio delle attività d’aula e il 20% a rendicontazione finale.
Questa soluzione, dettata dalla situazione contingente, benché
non la riteniamo la migliore in assoluto, pensiamo sia l’unica che possa
consentire al settore di rimanere in vita in attesa dell’ormai famigerata
riforma che deve necessariamente puntare ad una stabilizzazione dell’intero
comparto ormai allo stremo da continue attese, da stipendi persi, da indennità
di cigd, contratti di solidarietà, fis, che non arrivano mai!!!!!
Chiediamo, quindi, all’assessore Bruno Marziano di prendere
in considerazione tale ipotesi per scongiurare le ormai imminenti lettere di
licenziamento che annienteranno totalmente e definitivamente l’intero settore
della Formazione Professionale
Unione Lavoratori
Liberi F.P.