voce libera dei lavoratori che vogliono informare senza le restrizioni della "casta" sindacale!!!!
martedì 30 settembre 2014
sabato 27 settembre 2014
MARCIA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE 1° OTTOBRE PALERMO
Giorno 1 ottobre 2014, alle ore 9,00 a piazza Marina partirà la MARCIA DELLA FORMAZIONE cui parteciperanno le tre filiere: Servizi, Formazione, Oif.
Non è più un problema di appartenenza sindacale, il vero problema è la nostra esistenza, abbiamo adottato ogni
forma di lotta, ma il Governo si è dimostrato insensibile a qualsiasi richiesta,
ci hanno preso in giro, ci hanno promesso la stabilizzazione, ma i risultati li
abbiamo visto tutti sulla nostra pelle.
Non delegare, perché ormai il
tempo delle deleghe è finito, è il momento del riscatto della tua dignità di
lavoratore, di cittadino e padre di famiglia.
La nostra manifestazione non ha sigle
politiche e nemmeno sindacali, la nostra è la legittima richiesta del
riconoscimento di un diritto che ci hanno scippato con l’inganno: IL NOSTRO
LAVORO.
Vogliono
azzerarci e continuare con le promesse di nuovi posti di lavoro, creando solo
precariato.
Le nostre richieste sono non il ripristino del
passato, ma un giusto inserimento in un lavoro che ha la sua produttività:
- Un Paese senza formazione è un Paese senza futuro.
- Un Paese che non offre servizi mirati all’occupazione
è come una nave senza timone.
- Un Paese che non garantisce il diritto
dell’alternanza, che ha lo scopo di offrire ai giovani la possibilità di
ricevere un’istruzione alternativa alla scuola tradizionale, è un Paese
sottosviluppato.
- Un governo che non riesce a programmare soluzioni
valide per la stabilità del lavoro, va mandato a casa.
Le nostre richieste sono frutto della
sinergia di vari gruppi nati spontaneamente.
Quando la collettività è aperta al
dialogo, il risultato diventa la somma dell’esperienza dei singoli, questa è
Democrazia, principio fondante della nostra Costituzione.
Un popolo unito non può essere sconfitto.
Le nostre rivendicazioni riguardano gli interventi formativi – obbligo di istruzione e
formazione professionale – servizi formativi
1
Provvedimenti
d’urgenza per pagare direttamente gli stipendi arretrati del personale degli
Interventi Formativi, Servizi Formativi e dell’Obbligo di istruzione e
formazione (chiusura delle rendicontazioni e pagamenti dei saldi
immediatamente).
2
Stabilire
il principio del pagamento diretto ed immediato di ogni diritto economico
maturato e maturando dei lavoratori per evitare le lungaggini burocratiche.
3
Ripristino
delle leggi regionali in vigore, a cominciare dal rifinanziamento
del Fondo di garanzia di cui all’art. 132 della legge n. 4 del 16 aprile
2003, con l’obiettivo di funzionare come fondo di rotazione per anticipare gli
stipendi per almeno sei mesi.
4
Dare
seguito alla Direttiva Assessoriale n. 5138 del 7.11.2013 con la quale si
stabiliva l’indirizzo politico al dirigente generale del settore di pagare
direttamente gli stipendi del personale degli enti revocati per il lavoro
prestato sia negli interventi formativi (avviso n. 20/2011), sia nei servizi
formativi (avvisi n. 1 e 2 del 2010), che dell’obbligo di istruzione e
formazione (avviso n. 19/2011).
5
Copertura
economica e pagamento tempestivo dell’integrazione regionale del fondo di
garanzia per gli anni formativi 2012 (erogato solo il 7,7% del dovuto) e 2013.
6
Pubblicazione
immediata in Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana dell’Albo del personale ad
esaurimento della Formazione professionale ex art. 14 della L.R. 24/76, in cui bisogna
aggiungere la data effettiva di iscrizione, al fine del computo
dell’anzianità di servizio – unico elemento oggettivo di preferenza a parità
di professionalità.
7
Emanare
la direttiva sulla mobilità orizzontale del personale e supportarla con il
collegamento al fondo di garanzia (l.r. n. 4 del 16 aprile 2003 art. 132 così
come modificato dalla l.r. n. 10 del 7 giugno 2011) – darne copertura
economica.
8
Riaprire
il tavolo di trattative per la Riforma del Sistema della Formazione
Professionale, in cui si rileva l’affievolimento di diritti quesiti ed
essenziali dei lavoratori: non si possono diminuire le tutele di
legge dei lavoratori del settore modificandole in senso meno garantista in
merito al principio di continuità lavorativa ed al principio di salvaguardia
occupazionale.
9
Programmare
la fuoriuscita del personale dell’albo attraverso l’attuazione di un piano
effettivo di esodo, quindi verificare l’impiego di tutto il personale nelle tre
filiere, per il resto del personale non impiegabile (non ripetere l’esperienza
delle eccedenze 2013) procedere a percorsi di allocazione in strutture come la
Resais, il Ciapi, i liberi consorzi dei comuni, le Istituzioni Scolastiche, le
Università degli Studi, ecc.
10
Procedere
nell’azione amministrativa in modo da concludere tutti i percorsi con celerità
ed in ossequio al principio della responsabilità amministrativa, altrimenti
detti provvedimenti possono danneggiare l’intero settore.
INTERVENTI
FORMATIVI
1
Emettere
urgentemente le direttive per l’avvio della terza annualità dell’Avviso n.
20/2011e successivamente i decreti di finanziamento, in quanto gli enti di
formazione stanno sospendendo tutto il personale per l’enorme incertezza e
confusione.
2
Avvio
immediato del progetto Prometeo per la ricollocazione al lavoro dei 1415
colleghi senza incarico ed aventi diritto.
3
Avvio
della filiera FP del progetto Prometeo, così come da impegni, oppure finanziamento
del PROF ex l.r. 24/76 per coloro che restassero privi di incarico, circa
600 colleghi in elenco.
OBBLIGO
DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
1
Emettere
i decreti di finanziamento del nuovo anno formativo dell’Obbligo di Istruzione
e Formazione professionale.
SERVIZI FORMATIVI
1
Immediata
assunzione al Ciapi di tutti i lavoratori degli ex sportelli con il
mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi in prospettiva della
riforma del settore.
2
Salvaguardare
i livelli occupazionali per tutti i circa 1800 operatori dei Servizi
Formativi. Riforma del settore attraverso il sistema misto pubblico privato
a condizione che la parte pubblica sia costituita inderogabilmente da un unico
soggetto che assorba tutti gli ex operatori Sportelli multifunzionali per
utilizzarle presso le strutture che si accrediteranno.
3
Rimodulare
il decreto sull’accreditamento per i Servizi Formativi inserendo il principio
di salvaguardia occupazionale del personale iscritto all’albo ex sportelli
multifunzionali.
Si
evidenzia, infine, che qualsiasi soluzione che intenda adottare il Governo
Regionale debba essere presa con il coinvolgimento dei lavoratori e non solo di
singoli rappresentanti sindacali, in modo da effettuare scelte trasparenti e
quanto più condivise dalla base dei lavoratori.
OTTOMILA LAVORATORI SICILIANI E LE LORO
FAMIGLIE NON POSSONO CONTINUARE A VIVERE IN CONDIZIONE DI POVERTA’: BISOGNA
ASSICURARE LA CONTINUITA’ OCCUPAZIONALE E RETRIBUTIVA AL PERSONALE DEL SISTEMA
DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE.
SCIOPERO
AD OLTRANZA DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
giovedì 25 settembre 2014
mercoledì 24 settembre 2014
lunedì 22 settembre 2014
giovedì 18 settembre 2014
sabato 13 settembre 2014
Crocetta e la rivoluzione che non c’è….ALLORA LA FANNO I LAVORATORI A PIEDI!
Appena
insediato il Governo Crocetta ha dato speranza di cambiamento a tutti i
siciliani, tracciando un percorso voluto dalla gente e
dalla comunità siciliana.
In
particolare noi lavoratori liberi del sistema della formazione professionale
abbiamo creduto alle sue promesse di poter raggiungere l’obiettivo della
continuità occupazionale e rispetto del pagamento delle retribuzioni, che il
Governo Lombardo aveva reso incerto.
Crocetta
si era sbilanciato persino nel ritenere giusta la battaglia di un’Agenzia
pubblica del sistema della formazione professionale sul presupposto che gli
enti di formazione svolgevano un’azione irregolare, che le risorse economiche
del finanziamento del settore sono pubbliche, che le sedi di lavoro possono
essere pubbliche con notevole risparmio, che il servizio è pubblico, che il
personale è garantito dalla legge regionale n. 25/93; ed adesso anche la legge
nazionale e la giurisprudenza riconoscono il diritto alla conservazione del
posto di lavoro e l’obbligo alla puntuale retribuzione, da ultimo, in merito, la Circolare del Ministero
del Lavoro del 1 agosto 2012 n. 37/0014200 con espresso rimando alla legge n.
31/2008 art. 7 comma 4 bis, e il D.P.R. n. 207/2010 art. 4 e 5.
Crocetta
e la Scilabra
ci hanno condotto invece in uno status di disagio estremo, infatti non
percepiamo stipendi da dodici a ventiquattro mesi.
La
continuità occupazionale, in violazione della Legge (comunitaria, nazionale e
regionale), è un diritto non più certo, poiché tanti colleghi degli sportelli
multifunzionali (1753) e tanti colleghi nella lista del progetto Prometeo
(2020), ovvero 3773 complessivamente, i lavoratori e le rispettive famiglie
siciliane giacciono in stato di precarietà e senza incarico in costanza di
finanziamento disponibile ed in piena violazione della legge.
Allora
se i soldi ci sono, la legge garantisce i livelli occupazionali, i bandi sono
attivi, ma cosa si attende ancora? Abbiamo persino assistito alla dichiarazione
della dott.ssa Corsello, dirigente generale dimissionario del settore che
dichiara di aver richiesto formalmente a Crocetta di pubblicizzare il settore
anche per garantire il personale e per determinare un risparmio dell’esecuzione
del servizio pubblico.
Oggi
i lavoratori sono senza stipendio e senza sicurezza occupazionale. Alcuni colleghi
si stanno recando a Roma dal Papa, che ha ammonito i governi a non toccare il
lavoro ed a garantirne lo svolgimento, e poi al Ministero del Lavoro.
Questo
gesto disperato è l’ennesimo tentativo, dopo suicidi consumati e tentati,
denunce alla magistratura, proteste anche clamorose del settore davanti alle
prefetture siciliane e perfino lo sciopero della fame sotto Palazzo d’Orleans
(sede del Governo Regionale), per chiedere aiuto al mondo esterno. In Sicilia
una democrazia non conclusa blinda un Governo Regionale che nega ogni minimo
diritto ai lavoratori ed alla comunità siciliana.
Forza ragazzi, noi vi siamo
vicini in queste ennesimo atto disperato che possa denunciare la violazione dei
diritti minimi dei lavoratori della formazione professionale da parte di un
governatore che non è stato eletto con la maggioranza dei suffragi e non ha la
maggioranza nel Parlamento Regionale, ma che governa indipendentemente.
Il
vostro sacrificio è l’ennesimo atto estremo nella battaglia per la
rivendicazione degli stipendi e della continuità occupazionale, tutti i
lavoratori del sistema della formazione professionale sono con voi.
giovedì 11 settembre 2014
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