I DIPENDENTI ANFE,
delegazione regionale Sicilia, della sede di Agrigento hanno deciso in
autonomia di occupare la sede lavorativa di via Cannatello, 11- Villaggio Mosè –
Agrigento.
Nonostante il senso di
responsabilità che, fino ad oggi, ci ha fatto ottemperare ai nostri obblighi
lavorativi crediamo sia giunto il momento di procedere a forme di protesta
drastiche in quanto siamo a credito di ben circa 12 mensilità arretrate.
Famiglie allo stremo e situazioni indignitose per padri e madri di famiglia che
continuano, con senso del dovere, a rimanere nei ranghi della legalità ma
vedendo nei loro confronti un indecoroso atteggiamento ai limiti
dell’incostituzionalità. La retribuzione
è un diritto.
A seguito della protesta dei
colleghi di Enna, e di altre sedi, la nostra forma di protesta sarà l’occupazione a turnazione 24h/24h della sede
di via Cannatello.
Inoltre lanciamo una
ulteriore forma di protesta nei confronti di chi fino ad oggi avrebbe dovuto
tutelarci e non l’ha fatto… ci riferiamo alle
sigle sindacali che hanno prima indetto lo sciopero dei lavoratori per le retribuzioni
e poi lo hanno revocato, alle quali, in maniera pesante, toglieremo la fiducia rimettendo le deleghe sindacali e togliendo loro
un potere contrattuale che spesso viene usato “pro domo
sua”.
Invitiamo
altresì quindi tutti i colleghi a vario titolo della Formazione professionale
in Sicilia a dare forza a questa protesta comune revocando anche loro le
tessere sindacali.
Si avvicina il Natale e
crediamo sia giusto attenzionare in maniera forte la gravità del problema
perché nonostante i proclami di Regione ed accordo con i Sindacati a giorni
chiuderà la cassa regionale e noi ci ritroveremo indignitosamente, pur
lavorando, a chiedere aiuto per andare a fare un po’ di spesa. Ci sono casi
umani gravissimi tra noi e non si può più attendere che la situazione degeneri
ulteriormente.
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