I dipendenti dell’Anfe regionale di Enna , in assemblea
permanente e sciopero della fame da ieri, stanchi di essere ostaggio della
politica, stamani hanno presentato le
dimissioni dai sindacati invitando i colleghi siciliani a disertare le
primarie.
Ai lavoratori di Enna,
che da 24 ore digiunano, da 10 mesi senza stipendio, si sono aggiunti nella
protesta quelli di Palermo che tengono
un sit in permanente presso l’assessorato all’istruzione e Formazione,
Agrigento in assemblea permanente e Mazara del Vallo. Decine i messaggi di
solidarietà ricevuti colleghi, mentre, il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, che
da giorni è in sciopero della fame per la vicenda che riguarda i precari , è
andato a trovare i lavoratori.
“ I cittadini siciliani vengono tenuti appesi ad un filo, in
condizioni di disagio permanente – ha detto Garofalo - Questo è il dato che dovrebbe affrontare il
governo regionale ma anche quello nazionale. E’ questo il dato che dovrebbero
affrontare i partiti. Sono qui per sottolineare che c’è gente che vuole ancora difendere
con azioni pacifiche la propria dignità di lavoratore”.
Ma mentre i nostri parlamentari, cittadini, funzionari
pubblici si sono incatenati giustamente
sull’autostrada, subendo poi un processo e una condanna, per difendere
l’università ora in un momento in cui il nostro territorio viene svenduto e
tutto viene trasferito altrove, nessuno protesta.
Da oggi una unità della Croce Rossa Italiana, che ha
manifestato la sua solidarietà, ha attivato un presidio di pronto intervento
davanti la sede dell’Anfe regionale
Enna 3 dicembre 13
I lavoratori dell’Anfe
Regionale di Enna
solidarietà ai colleghi Anfe!
RispondiEliminasolidarità ai colleghi Anfe!
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