Altra
tegola si abbatte sulla gestione di Ludovico Albert, all’incapacità di superare
i rilievi posti legittimamente dalla Corte dei Conti in merito agli Avvisi
Pubblici n.7 e 8, recentemente ricusati, facendo perdere all’economia isolana
rispettivamente 40 milioni e 180 milioni di euro, da aggiungere ai 6,2 milioni
per l’IFTS, ai 18 milioni dell’Avviso gente di mare (7/2010) ed ai 39 milioni
di euro per la formazione continua, si aggiunge anche l’inefficienza nella
certificazione della spesa comunitaria da parte dell’Assistenza tecnica che
costa ai siciliani circa 8 milioni di euro. La vicenda riguarda la
certificazione di spesa che l’UMC (Unità di Monitoraggio e Controllo)
unitamente all’Assistenza Tecnica (quelli che operano in regime di proroga da
un Avviso pubblico o senza contratto) dovrebbero produrre entro il 31 maggio
2012 per un importo complessivo di 44 milioni di euro a valere sull’Avviso
pubblico n.6, meglio conosciuto come “Antichi mestieri”, unico rimasto in vita
e non caduto nella tagliola di Ludovico Albert. In vero, ciò che balza agli
occhi attenti degli attori del sistema formativo è che ad oggi è stata
certificata solamente la somma irrisoria di 5 milioni circa di euro e che non
si potrà mai certificare al 31/05 p.v. la somma complessiva, prevista dalla
normativa comunitaria come certificazione dai Fondi Strutturali, di 44 milioni
perché la spesa autorizzata a valere sull’Avviso n.6 è pari a circa 33/34
milioni di euro. Ma anche quest’ultima somma (34 milioni euro) non risulta ad
oggi certificata dagli enti, che nel frattempo in stragrande maggioranza hanno completato
le azioni previste dai rispettivi progetti di valorizzazione degli antichi
mestieri, proprio perché l’Assistenza tecnica non riesce ad andare avanti
impuntandosi su meri aspetti formali e non sostanziali. L’effetto è che gli
enti non possono percepire il secondo acconto, pari al 30% dell’importo ammesso
a finanziamento, e quindi non si possono erogare gli assegni agli allievi,
contribuendo, in tal modo, ad acuire una crisi stagnate ed irreversibile sotto
tutti i punti di vista. Siamo quindi lontanissimi dai saldi e dalla chiusura
delle procedure comunitarie sull’Avviso n.6. E’ come dire che se non ha
sforbiciato prima oggi si diletta, il superburocrate, a complicare ciò che
l’Unione Europea ha scritto come tabellina di marcia. Per non parlare poi delle
insistenti voci che vorrebbero trasferite al MIUR gran parte delle somme
oggetto di ricusazione delle magistratura contabile siciliana. Caro Ludovico
Albert, la Sicilia ti ricorderà per essere riuscito ad uccidere un sistema
economico con il silenzio ed il compiacimento di una buona parte di
Associazioni datoriali, sindacali e politici di turno.
Grazie e Buona Pasqua.
Palermo, 06 aprile 2012
Unione Lavoratori Liberi
– F.P.
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