Ci risiamo, torniamo a denunciare l'agonia del sistema formativo siciiano.
E
come non parlare di Ludovico Albert, diventato più' famoso in Sicilia
che nell'originario Piemonte. Si proprio cosi, un super tecnico da 250
mila euro l'anno puliti che ha insegnato ai siciliani come si possa
innovare un comparto introducendo, a cadenza quasi quotidiana, nuove e
pittoresce procedure amministrative e contabili. Nei giorni scorsi si e'
inventato di far uscire da casa il megabando da 286 milioni
(ingrassatosi di un ulteriore milione nel frattempo) per far visita agli
Uffici di Via Notarbartolo e sostenere un importante esame. Peccato che
si sia limitato a risparmiare le parole nel formulare uno scheletrico
comunicato. Proprio lui che ha abituato tutti ad uscite ricche di
aggettivi e pittoresche frasi, a volte intonate con tono grave e
offensivo, che hanno arricchito la cultura isolana. Una cultura
caratterizzata da un miscuglio di connotati la cui fonte, le diverse
dominazioni, ne caratterizza la unicita'. In questo Albert si distingue,
e per questo lo "ringraziamo". Cosi' come si differenzia da tutti per
la capacita' di fare o non fare trovando il consenso, sempre e comunque
dalle Organizzazioni datoriali, Forma, Confap e Cenfop oltre che delle
sigle sindacali storiche dei lavoratori. Tenere chiusi in un cassetto
gli allegati, lasciare nel limbo migliaia di lavoratori, nascondere gli
elenchi di vinti e vincitori getta la Sicilia nel grigiore di ipotetiche
ma realistiche e quindi inimmaginabili occulte regie. Siamo convinti
invece che e' una delle tante dimenticanze di Albert, alle quali ormai
siamo abituati, e quindi nelle prossime ore leggeremo i promossi ed i
bocciati. Se cosi' non dovesse essere, il governo regionale si
assumerebbe una pesante grana: in una fase preelettorale ed elettorale
il silenzio su fatti amministrativi cosi' rilevanti - spendere cioe' 286
milioni (piu' 1) di euro nel 2012, ed anche nel 2013 e 2014 - potrebbe
celare in se' atteggiamenti tipici che il codice penale connota come
reati, con il rischio di gettare sul lastrico un popolo di persone per
bene. Ai magistrati contabili il compito di fare la pagellina, ad altri
il ruolo di difendere la legalita' di questa terra.
Palermo, 28 aprile 2012
F.to
Unione Lavoratori Liberi F.P. Sicilia
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