Prime considerazioni
su ipotesi di riforma della Formazione Professionale in Sicilia
Continuiamo a leggere, su tutti
gli organi di stampa, ipotesi di riforma della Formazione Professionale ma ad
oggi non abbiamo avuto il piacere e l’onore di poter leggere uno straccio di
bozza di Disegno di Legge. Confidando che ciò avvenga il prima possibile ci
preme esprimere alcune considerazioni sullo stato dell’arte.
Riteniamo, in primis, che i
presupposti su cui si basa tutta l’ipotesi di riforma siano assolutamente fuori
dal mondo, crediamo, infatti, che sia assolutamente utopistico poter parlare di
sistema duale come il tedesco o quello utilizzato nella provincia autonoma di
Bolzano per il semplice fatto che le condizioni socio-economiche e quindi del
mercato del lavoro in Sicilia non sono nemmeno lontanamente paragonabili a
quelle realtà.
Per quanto riguarda gli organismi
gestori, i consorzi di comuni e le città metropolitane, ci permettiamo di
ricordare al Presidente e all’Assessore al ramo che detti organismi esistono
oggi solo sulla carta e non c’è nemmeno chiarezza sulle competenze e funzioni
degli stessi, per non parlare delle disponibilità finanziarie di cui dovrebbero
dotarsi.
Non si è capito chiaramente come
dovrebbero essere tutelati gli operatori iscritti al fantomatico albo di cui
all’art. 14 ex legge regionale 24/76, fantomatico perché, anche qui ci
permettiamo di ricordarlo all’Assessore, ad oggi, dopo svariati mesi e svariati
proclami, lo stesso non ha ancora visto la luce con la pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale.
Questi sono solo tre grosse
perplessità che ci hanno suscitato queste roboanti dichiarazioni e conferenze
stampa potremmo aggiungerne molte altre ma ci sembra anche corretto parlare con
cognizione di causa e quindi attendere la visione del D.L. di riforma.
Per quanto riguarda la gestione
del progetto PROMETEO della Y.G. ci permettiamo di suggerire al Presidente, che
quando vuole è molto risoluto nelle sue decisioni, che se il CIAPI di Priolo
non è nelle condizioni di potere gestire questo progetto, o peggio, non vuole
gestirlo dopo che all’uopo si è prodotta financo una norma per agevolare detto
percorso, si prenda in considerazione l’ipotesi di affidare il tutto ad altro
soggetto e porre in liquidazione questo Ente in House Providing considerato che
la Regione
non ne può fare uso. Si risparmierebbero notevoli risorse destinate oggi a
pagare le indennità dei consiglieri di amministrazione e del suo Presidente!!!!
Auspichiamo infine che questa
riforma possa nascere da un confronto serrato tra l’amministrazione, le parti
sociali, e soprattutto i lavoratori interessati alla salvaguardia del proprio
futuro lavorativo, pertanto Unione Lavoratori Liberi si dichiara disponibile
fin da adesso ad apportare il proprio contributo affinché nell’ottica di una
riorganizzazione della F.P. in Sicilia non si dimentichi la salvaguardia dei
livelli occupazionali , della tipologia contrattuale (tempo indeterminato) e
della regolarità retributiva!!!
Unione
Lavoratori Liberi
(Alessandro Lazzano)
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