Giorno
12 marzo si è tenuto l’incontro presso il Palazzo d’Orleans, Presidenza della
Regione Siciliana, convocato e presieduto dal Presidente della Task Force
sull’Occupazione, dott. Salvatore Cianciolo, con le OO.SS. Snals Confsal, Cgil,
Cisl, Uil e Ugl.
Il
dott. Cianciolo ha comunicato che la convocazione di tale incontro scaturiva
dalle richieste avanzate dallo Snals Confsal e dalla Uil (richieste separate)
per far fronte alla salvaguardia dei livelli occupazionali del personale degli
enti di formazione Fondazione Cas, Sicilform, Irfap, Ecap di Caltanissetta,
Geoinformaca, ed Enaip di Caltanissetta.
Il
coordinatore regionale dello Snals Confsal ha valutato positivamente
l’iniziativa del Governo per l’applicazione
del comma 2-bis della l.r. 1 settembre 1993, n. 25
nei confronti dei circa 180 lavoratori che si trovano in una posizione di
incertezza dovuta all’esclusione, di alcuni Enti, dal prossimo piano
dell’offerta formativa triennale finanziato con i fondi europei (avviso n.
20/2011).
La
preoccupazione è che altri, probabilmente, se ne aggiungeranno a seguito della
seconda fase di valutazione dei progetti.
L’Amministrazione
Regionale sarebbe disposta a prendere in considerazione le proposte delle
OO.SS. formulate tramite una piattaforma da presentare entro venerdì mattina
p.v.
Lo
Snals Confsal ha espresso il proprio disappunto sullo scenario che si è venuto a
creare che presenta, da un lato, Enti che mettono il personale in cassa
integrazione (circa 3600 unità nel 2011) e, dall’altro, Enti privi di personale
che, invece di impiegare diversamente il personale messo in cassa integrazione,
hanno preferito assumerne altro. Ciò potrebbe aver creato un danno erariale in
barba a tutte le Delibere di Giunta che invitavano i Dirigenti dei Dipartimenti
a vigilare a che ciò non accada.
Da
tempo si procede in modo irrispettoso delle leggi, la programmazione non
raggiunge gli obiettivi, gli accordi vengono disattesi. In questo quadro i
lavoratori, trattati come carne da macello, sono stati licenziati/sospesi dal
proprio lavoro ed avanzano diverse mensilità di stipendio dai propri enti di
formazione di origine e anche dall’Inps. Eppure i livelli occupazionali sono
garantiti dalla legge regionale 24/76 e gli stipendi devono essere corrisposti
puntualmente secondo il CCNL di categoria e le leggi regionali 1 settembre 1993
n. 25 e 23 dicembre 2002 n. 23.
L’Amministrazione
Regionale aveva decantato le tante fonti di finanziamento disponibili, come il
fondo sociale europeo e gli ammortizzatori sociali della cassa integrazione in
deroga, invece i lavoratori stanno morendo di fame, nonostante risultino essere
garantiti dalla legge.
Ancora
il Dipartimento Regionale alla Formazione professionale avrebbe dovuto vigilare
e verificare le modalità di utilizzo del denaro pubblico e far applicare le
leggi regionali, nazionali e comunitarie in vigore che, purtroppo, sembra non
vengano rispettate, come per esempio la stessa l.r. n. 5/2011.
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