venerdì 1 aprile 2016

Inizio attività formative 2016 ....che fare???



In questi giorni stiamo assistendo al naufragio dell’Avviso 3, strumento che avrebbe consentito a migliaia di operatori della Formazione Professionale siciliana di ritornare al lavoro e a decine di migliaia di giovani e meno giovani disoccupati siciliani di potere acquisire competenze per l’inserimento e/o il reinserimento nel mondo del lavoro. Purtroppo è ormai quasi certo il ritiro, quindi si cercano soluzioni alternative per poter dare avvio alla nuova attività formativa per poter dare ristoro, quindi, alla immensa platea di uomini e donne, lavoratori e utenti, che aspettano con impazienza ormai da svariati mesi risposte per il proprio futuro.
A tal riguardo Unione lavoratori Liberi, dopo attenta riflessione e analisi delle soluzioni ad oggi prospettate, ritiene che l’obiettivo principale, in questo momento, sia la celerità dell’eventuale soluzione, considerata l’impossibilità allo stato attuale di non poter attingere a nessuna forma di ammortizzazione sociale (fondo di garanzia, cigd, fis ecc.).
Ci preoccupa notevolmente l’ipotesi del ritiro dell’avviso 3 e la riproposizione di un nuovo avviso che richiederebbe tempi lunghissimi, conoscendo quelli della burocrazia regionale, che non sono esattamente i tempi della burocrazia elvetica.
Non riteniamo legalmente percorribile la possibile proroga dell’ormai estinto avviso 20, quindi per evitare i sicuri licenziamenti, che da qui a qualche settimana cominceranno a fioccare, crediamo che la soluzione più veloce per consentire in tempi brevissimi, al massimo 2 mesi, l’avvio delle attività sia la proposizione della formazione a catalogo cosi come già fatto con Garanzia Giovani ma con la differenza determinante relativa alla modalità di erogazione degli acconti per il pagamento del servizio. In merito, immaginiamo che sia più funzionale per le legittime aspettative della retribuzione dei lavoratori l’utilizzo del sistema previsto dal vademecum fse e quindi l’erogazione degli acconti pari al 50% all’avvio delle attività progettuale, 30% all’avvio delle attività d’aula e il 20% a rendicontazione finale.
Questa soluzione, dettata dalla situazione contingente, benché non la riteniamo la migliore in assoluto, pensiamo sia l’unica che possa consentire al settore di rimanere in vita in attesa dell’ormai famigerata riforma che deve necessariamente puntare ad una stabilizzazione dell’intero comparto ormai allo stremo da continue attese, da stipendi persi, da indennità di cigd, contratti di solidarietà, fis, che non arrivano mai!!!!!
Chiediamo, quindi, all’assessore Bruno Marziano di prendere in considerazione tale ipotesi per scongiurare le ormai imminenti lettere di licenziamento che annienteranno totalmente e definitivamente l’intero settore della Formazione Professionale

Unione Lavoratori Liberi F.P.