sabato 28 aprile 2012

Dove sono gli elenchi dell'Avviso 20?

Ci risiamo, torniamo a denunciare l'agonia del sistema formativo siciiano.
E come non parlare di Ludovico Albert, diventato più' famoso in Sicilia che nell'originario Piemonte. Si proprio cosi, un super tecnico da 250 mila euro l'anno puliti che ha insegnato ai siciliani come si possa innovare un comparto introducendo, a cadenza quasi quotidiana, nuove e pittoresce procedure amministrative e contabili. Nei giorni scorsi si e' inventato di far uscire da casa il megabando da 286 milioni (ingrassatosi di un ulteriore milione nel frattempo) per far visita agli Uffici di Via Notarbartolo e sostenere un importante esame. Peccato che si sia limitato a risparmiare le parole nel formulare uno scheletrico comunicato. Proprio lui che ha abituato tutti ad uscite ricche di aggettivi e pittoresche frasi, a volte intonate con tono grave e offensivo, che hanno arricchito la cultura isolana. Una cultura caratterizzata da un miscuglio di connotati la cui fonte, le diverse dominazioni, ne caratterizza la unicita'. In questo Albert si distingue, e per questo lo "ringraziamo". Cosi' come si differenzia da tutti per la capacita' di fare o non fare trovando il consenso, sempre e comunque dalle Organizzazioni datoriali, Forma, Confap e Cenfop oltre che delle sigle sindacali storiche dei lavoratori. Tenere chiusi in un cassetto gli allegati, lasciare nel limbo migliaia di lavoratori, nascondere gli elenchi di vinti e vincitori getta la Sicilia nel grigiore di ipotetiche ma realistiche e quindi inimmaginabili occulte regie. Siamo convinti invece che e' una delle tante dimenticanze di Albert, alle quali ormai siamo abituati, e quindi nelle prossime ore leggeremo i promossi ed i bocciati. Se cosi' non dovesse essere, il governo regionale si assumerebbe una pesante grana: in una fase preelettorale ed elettorale il silenzio su fatti amministrativi cosi' rilevanti - spendere cioe' 286 milioni (piu' 1) di euro nel 2012, ed anche nel 2013 e 2014 - potrebbe celare in se' atteggiamenti tipici che il codice penale connota come reati, con il rischio di gettare sul lastrico un popolo di persone per bene. Ai magistrati contabili il compito di fare la pagellina, ad altri il ruolo di difendere la legalita' di questa terra.
Palermo, 28 aprile 2012
F.to
Unione Lavoratori  Liberi F.P. Sicilia

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