Con nota del 21 febbraio 2012 
n. 19187/S4, pubblicata nel sito del Dipartimento alla Pubblica 
Istruzione ed alla Formazione Professionale oggi 22 febbraio 2012, il 
Dirigente Generale proroga il Prof 2011 al 31 maggio 2012.
Questo provvedimento non lascia presagire nulla di buono per i lavoratori.
Infatti,
 in primo luogo, con un finanziamento pari al 94% dell'annualità 2011, 
si finanziano le attività formative fino al 31 maggio 2012: come dire 
che un finanziamento, già incompleto per una annualità (manca il 6%), 
possa soddisfare la spesa, anche del personale, per una annualità e 
mezzo (diciotto mensilità).
In
 secondo luogo, il rinvio a maggio 2012 del Prof 2011 comprova che gli 
annunci sulla stampa di avviare le attività formative entro il 1 aprile 
2012, non siano assolutamente vere. Quindi il personale, già posto in 
Cassa Integrazione Guadagni in Deroga anche il per l'anno 2012, vi 
resterà ancora a lungo (almeno fino a  giugno 2012). All'uopo si 
denuncia che, secondo noi, non sia corretta la prassi che l'Assessorato 
Regionale sta attuando attraverso la programmazione della CIGD per il 
personale della formazione professionale: in primis perchè le leggi 
regionali non lo prevedono; poi perchè programmare la cassa integrazione
 da parte della P.A. per 7727 lavoratori circa è davvero paradossale, 
oltre che irresponsabile. Chissà che ne pensa il Governo Monti di questa
 attività amministrativa volta ad impegnare le risorse dell'INPS per 
personale qualificato ed utilizzabile, anche a fronte delle risorse del 
Fondo Sociale Europeo che si stanno disperdendo?
Ancora,
 il Dirigente Generale Albert, manifestamente, dichiara che la spesa del
 personale, modificata da rivalutazioni contrattuali, non possa essere 
riconosciuta, se non dall'Assessore Regionale e/o dall'Amministrazione 
Regionale.
Questa
 deresponsabilizzazione del dott. Albert, suona come dire che facciamo 
un passo avanti e due indietro. Avevamo registrato una sostanziale 
apertura da parte del Dirigente Generale nei confronti dei lavoratori 
nella nota n. 13258 del 03 febbraio 2012, che impegnava gli enti di 
formazione a segnalare gli arretrati contrattuali non percepiti dal 
personale nella vigenza del CCNL 1998-2003, mentre adesso si cambia 
linea: nessun riconoscimento è dovuto. Non che le due fattispecie siano 
uguali, ma piuttosto si era pensato che il Dirigente Generale si fosse 
rinsavito ed avesse capito che la legge regionale, che disciplina la 
materia a tutela del personale, debba essere rispettata, invece no. 
In
 merito la Snals Confsal Settore Formazione Professionale non condivide 
tutte queste rettifiche e correzioni che il Dipartimento Generale pone 
in essere con provvedimenti successivi, che si ripetono: l'uno a porre; e
 l'altro a contraddire, a chiarire e/o a rettificare. Inoltre il gioco 
facile di spalmare il finanziamento di un anno in due, ci sembra 
l'ennesima presa in giro che presto pretenderà di determinare le 
responsabilità in capo ai responsabili in sede sindacale, politica e 
giudiziaria.
Infine
 i lavoratori del Sistema della Formazione Professionale non ce la fanno
 più di vedere calpestati i loro diritti più elementari: non 
percepiscono gli stipendi puntualmente ormai da tre anni con arretrati 
pure di dodici mesi; sono sospesi o licenziati; vengono posti alla 
berlina da parte di un'amministrazione regionale che sta portando il 
settore e la Sicilia allo sbando.
Tanti
 saranno i ricorsi giusdizionali che chiameranno i responsabili in 
giudizio per verificare eventuali responsabilità amministrative, civili e
 penali.  
 
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