lunedì 23 giugno 2014

Prime considerazioni su ipotesi di riforma della Formazione Professionale in Sicilia




Prime considerazioni su ipotesi di riforma della Formazione Professionale in Sicilia

Continuiamo a leggere, su tutti gli organi di stampa, ipotesi di riforma della Formazione Professionale ma ad oggi non abbiamo avuto il piacere e l’onore di poter leggere uno straccio di bozza di Disegno di Legge. Confidando che ciò avvenga il prima possibile ci preme esprimere alcune considerazioni sullo stato dell’arte.
Riteniamo, in primis, che i presupposti su cui si basa tutta l’ipotesi di riforma siano assolutamente fuori dal mondo, crediamo, infatti, che sia assolutamente utopistico poter parlare di sistema duale come il tedesco o quello utilizzato nella provincia autonoma di Bolzano per il semplice fatto che le condizioni socio-economiche e quindi del mercato del lavoro in Sicilia non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelle realtà.
Per quanto riguarda gli organismi gestori, i consorzi di comuni e le città metropolitane, ci permettiamo di ricordare al Presidente e all’Assessore al ramo che detti organismi esistono oggi solo sulla carta e non c’è nemmeno chiarezza sulle competenze e funzioni degli stessi, per non parlare delle disponibilità finanziarie di cui dovrebbero dotarsi.
Non si è capito chiaramente come dovrebbero essere tutelati gli operatori iscritti al fantomatico albo di cui all’art. 14 ex legge regionale 24/76, fantomatico perché, anche qui ci permettiamo di ricordarlo all’Assessore, ad oggi, dopo svariati mesi e svariati proclami, lo stesso non ha ancora visto la luce con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Questi sono solo tre grosse perplessità che ci hanno suscitato queste roboanti dichiarazioni e conferenze stampa potremmo aggiungerne molte altre ma ci sembra anche corretto parlare con cognizione di causa e quindi attendere la visione del D.L. di riforma.
Per quanto riguarda la gestione del progetto PROMETEO della Y.G. ci permettiamo di suggerire al Presidente, che quando vuole è molto risoluto nelle sue decisioni, che se il CIAPI di Priolo non è nelle condizioni di potere gestire questo progetto, o peggio, non vuole gestirlo dopo che all’uopo si è prodotta financo una norma per agevolare detto percorso, si prenda in considerazione l’ipotesi di affidare il tutto ad altro soggetto e porre in liquidazione questo Ente in House Providing considerato che la Regione non ne può fare uso. Si risparmierebbero notevoli risorse destinate oggi a pagare le indennità dei consiglieri di amministrazione e del suo Presidente!!!!
Auspichiamo infine che questa riforma possa nascere da un confronto serrato tra l’amministrazione, le parti sociali, e soprattutto i lavoratori interessati alla salvaguardia del proprio futuro lavorativo, pertanto Unione Lavoratori Liberi si dichiara disponibile fin da adesso ad apportare il proprio contributo affinché nell’ottica di una riorganizzazione della F.P. in Sicilia non si dimentichi la salvaguardia dei livelli occupazionali , della tipologia contrattuale (tempo indeterminato) e della regolarità retributiva!!!

                                                                                                                                             Unione Lavoratori Liberi
                                                                                                                                               (Alessandro Lazzano)

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