mercoledì 4 gennaio 2012

Interessante articolo di Sud Press sull'EFAL.......

STORIA DI EFAL

Qualche mese fa, abbiamo intervistato i dipendenti EFAL, che protestavano davanti la prefettura per portare alla luce una situazione molto delicata: il mancato pagamento degli stipendi da dieci mesi. Si potrebbe dire che, all’interno dell’Ente, questa vicenda rappresenta soltanto la punta dell’iceberg anche se è quella più difficile da affrontare dalle famiglie poichè ad oggi, gli stipendi non sono stati ancora pagati. Sindacato ed Ente hanno molto parlato di un consorzio capace di inglobare l’attività formativa dell’EFAL, ma non è chiaro, neanche ai diretti interessati, se avverrà coinvolgendo nell’assunzione soltanto i dipendenti dell’amministrazione ma non quelli degli sportelli di orientamento o inglobando tutto. Inoltre, ancora non è stato definito se il consorzio si farà carico anche dei precenti debiti pregressi o se questi saranno totalmente cancellati.
In quest’ultimo caso, saranno coinvolte anche altre famiglie perchè, all’interno dell’enorme lista di creditori dell’EFAL, oltre i fornitori, fanno parte anche docenti e tutor che da molti anni aspettano il loro stipendio. Lo sanno bene anche numerosi allievi, che già del 2009 non percepivano la restribuzione assicurata dalla Regione.
È strano però come un Ente che riesce a farsi finanziare dalla Regione una somma di sei milioni e 336 mila euro non riesca a rendicontare per tempo e sia morosa, tanto da farsi sfrattare e perdere ogni sede operativa.
Sarà forse perchè il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), promotore dell’Efal, avendo riscontrato delle mele marcie al suo interno, ha preferito allontanarsi dalla gestione dell’Ente e lasciarlo al suo destino?
Sarà forse perchè il presidente della Regione Raffaele Lombardo non ha mai digerito che la Direzione dell’EFAL abbia preferito lasciare gli uffici di via Pola piuttosto che subaffittarli alla segreteria dell’MPA durante le elezioni?
In realtà, la risposta potrebbe essere molto più semplice, ma dovrebbe essere supportata da un ulteriore semplice quesito: che fine hanno fanno i soldi che percepiva l’ente? Consideriamo, che il denaro fino a due anni fa era accreditato nei conti correnti personali dei presidenti
Non dovrebbe stupire che fino al 2010 il capo dell’EFAL regionale era l’Architetto Liga, condannato al 41bis, e che in contemporanea il presidente della sede etnea era il dr. Carmelo Reale, fidatissimo di Lombardo e arrestato nel 2010 per lo scandalo Servizi Sociali.
Gli arresti, l’enorme somma del finanziamento, dato che la media per gli altri enti di formazione è di circa 2,9 mln di euro, gli eccessivi debiti dell’Ente e il forte coinvolgimento, in modo seppur indiretto ma chiaro a tutti, dell’MPA ha portato la Guardia di Finanza a sequestrare le carte ancora non rendicontate degli anni dal 2005 al 2009, anni durante i quali all’interno dell’amministrazione si svolgevano forti contrasti di gestione anche a causa della poca trasparenza nei documenti.
Le rendicontazioni in questo momento sono dunque bloccate e con esse tutti gli stipendi ma, secondo fonti certe, sembrerebbe che se il Commissario Straordinario dell’Ente facesse richiesta, i documenti contabili, pur rimanendo in custodia delle Fiamme Gialle, potrebbero essere messe a disposizione dell’amministrazione per proseguire il lavoro e risolvere quindi una parte della situazione.
La cosa però, che ci si chiede è: perchè il Commissario Cucurullo non procede alla richiesta? Perchè i dipendenti dell’EFAL, primi a soffrirne, non fanno in modo di chiarire gli strani legami tra politica, mafia ed Ente? Cosa altro si cela nell’iceberg chiamato EFAL?

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