giovedì 8 dicembre 2011

comunicato Snals.....

Una vera macelleria sociale!



La nostra organizzazione Sindacale sottoscrisse, sia pur con qualche indugio, l’accordo sulla buona formazione posto in essere dall’Assessorato pubblica istruzione e formazione professionale e sottoposto alla attenzione delle parti sociali.
Ritenevamo che con quella firma e quell’accordo si determinasse una nuova stagione di legalità e di trasparenza della formazione professionale Siciliana innanzitutto nell’interesse dei cittadini che pagano le tasse, dei fruitori dei servizi della formazione professionale Siciliana e dei lavoratori.
A circa un anno dalla sottoscrizione di quegli accordi non solo non è decollata una nuova formazione professionale ma assistiamo ad un vero stillicidio dei diritti dei lavoratori, allo scempio di ogni più elementare diritto riconosciuto ai lavoratori.
Una vera macelleria sociale!
Abbiamo denunciato più volte a partire dai massimi vertici amministrativi dell’Assessorato la condizione di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie che da mesi non percepiscono le legittime retribuzioni cosi come previsto da norme e contratti.
Abbiamo ricevuto dai vertici dell’assessorato risposte a dir poco sconcertanti !
Sembra infatti che si vogliano abbandonare i lavoratori della formazione professionale Siciliana ad un destino di precarietà disconoscendo non solo leggi nazionali,regionali e contratti collettivi di lavoro ma anche e persino l’accordo sulla buona formazione.
Di fronte ad un interlocutore cosi poco credibile il dialogo non può che spezzarsi e la tutela dei diritti dei lavoratori spostarsi necessariamente in altre sedi.
Un silenzio assordante che pare voglia consegnare la formazione e i suoi operatori ad un far west dove possono albergare solo prepotenze ed arroganze rinunciando invece ed anzi sottraendosi dai doverosi compiti di vigilanza e di monitoraggio cosi come peraltro le leggi prevedono.
Ecco, la formazione professionale Siciliana se dovessimo usare una metafora, sembra come un cantiere edile degli anni cinquanta quando i lavoratori sembravano privi di diritti e di dignità e dove i poteri pubblici spesso anzi sempre solidarizzavano con i padroni garantendo impunità e protezione.
Non individuiamo ne abbiamo individuato durante questo anno cambiamenti anzi abbiamo assistito al mantenimento dello status quo aggravato da annunci buoni per la pubblicità politica che oggi và tanto di moda.
L’abbiamo chiamata la politica degli annunci.
La formazione professionale Siciliana in gran parte resta ancora in mano ai politici che anzi vogliono addentare ancora altri pezzi di torta senza che nessuno verifichi con rigore ed adeguato impegno che fine fanno i soldi dei contribuenti siciliani.
Né può essere una consolazione che si attivino le leve di spesa dell’Europa.
Anzi per certi versi può preoccupare anche di più.
Noi però non staremo zitti ma faremo fino in fondo la nostra parte nello sforzo, speriamo comune, d’inaugurare nella formazione professionale Siciliana finalmente la stagione dei diritti e della legalità.

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