sabato 17 dicembre 2011

I CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ … DECIDANO I LAVORATORI.

Si apprende della nuova richiesta che proviene da qualche ente e da qualche sindacato di attivare le leggi nazionali nn. 863/84 e 236/93.
Ebbene nonostante noi pensiamo ancora che esista una normativa regionale vigente e che disciplina il settore: legge regionale n. 25/93, circolare n. 10/94, le leggi n. 4/03, legge n. 10/11, la circolare n. 22/11, questa vada rispettata.
Comunque, non ci esimiamo da un possibile confronto su normative che potrebbero essere/apparire più favorevoli ai lavoratori.
Se da un lato le normative citate e che regolano i processi di mobilità per il personale della formazione professionale in Sicilia consentono di sostenere il reddito ed il mantenimento dei livelli occupazionali, esse però hanno una criticità enorme dato che il finanziamento per questi ammortizzatori sociali deve promanare unicamente dalla Regione Siciliana. Questa, infatti, dichiara viepiù di non disporre dei fondi necessari, anche se noi riteniamo che siano solo obiezioni strumentali.
Dall’altro invece le meno garantiste norme nazionali e che difficilmente si applicano al settore della Formazione Professionale, ma che al contrario hanno il conforto delle risorse nazionali, offrono maggiori garanzie di certezza di percepire le somme per i lavoratori.
Lo Snals Confsal ha maturato delle convinzioni e delle opinioni, ma ritiene che oggi più che mai la volontà dei lavoratori rivendicata ai tavoli debba corrispondere al mandato conferito direttamente dalle assemblee dei lavoratori associati. Quindi nessuna posizione personale, individuale e verticistica, ma è ora che la volontà del sindacato si perfezioni con la più ampia partecipazione possibile dei lavoratori. Tutto ciò perché il sindacato deve ritornare a metodi democratici, che garantiscano la condivisione delle scelte.
Quindi si invitano i coordinamenti regionali e provinciali, perché investano le RSA di convocare assemblee presso ciascun ente per decidere la posizione da prendere in tutte le sedi sulla presente problematica. Solo i verbali delle assemblee sindacali degli iscritti forniranno le indicazioni che i rappresentanti delegati dovranno rivendicare con forza a nome di tutti. Ciò ha solo una criticità che i lavoratori di un ente di formazione potranno optare per non aderire alla legge nazionale sui contratti di solidarietà, mentre quelli di altri enti invece ne accetteranno presupposti, mezzi e soluzioni.
Noi riteniamo che l’interesse primario sia rappresentato dall’esigenza che ciascun lavoratore possa dichiarare la propria volontà e partecipare con metodo democratico a ciò che il sindacato vorrà esprimere in suo luogo nelle sedi istituzionali. Infine al termine di tutti gli incontri lo Snals Confsal prenderà l’impegno di fare sapere a ciascun Rsa le modalità di svolgimento del dibattito e delle soluzioni scelte.

Nessun commento:

Posta un commento